Il consiglio comunale di lunedi scorso ha trattato argomenti di grande interesse sociale e di impatto politico sui quali il gruppo Pd in Consiglio Comunale ha preso una posizione netta e chiara della quale la sezione ritiene dover informare la comunità larinese. Come gruppo PD siamo intervenuti sulla richiesta di chiarimenti fatta dai consiglieri del Germoglio in merito all’aggiudicazione dei lavori di completamento degli Impianti Sportivi di Contrada Monte Arcano nonché sull’assegnazione dei 5 degli 8 alloggi di proprietà comunale rientranti nel Programma denominato “Contratto di Quartiere II San Leonardo”.
La vicenda degli impianti sportivi, che si trascina ormai da oltre un anno, improvvisamente ed inaspettatamente ha avuto uno sbocco. Infatti nel corso dell’ultimo consiglio comunale l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Bonomolo ha comunicato che il 15 luglio 2021 e dunque appena quattro giorni prima della discussione e ben dopo 15 mesi dal verbale di gara del 30.04.2020 in maniera sospetta, si è provveduto ad effettuare l’aggiudicazione provvisoria dei lavori degli impianti sportivi.
Una gran bella presa in giro per i cittadini considerato che la giurisprudenza ha chiarito che l’aggiudicazione provvisoria risulta ormai non più esistente nell’ordinamento. Infatti il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, al fine di assicurare con la massima celerità la certezza delle situazioni giuridiche ed imprenditoriali, ha del tutto eliminato l’aggiudicazione provvisoria, distinguendo solo tra la proposta di aggiudicazione ed il provvedimento conclusivo di aggiudicazione.
L’accelerazione che è stata data a questa procedura è vanificata dall’aver fatto una non necessaria aggiudicazione provvisoria anziché una dovuta aggiudicazione conclusiva.
Come i prestigiatori tirano fuori i conigli dal cilindro allo stesso modo l’assessore Bonomolo ci ha tirato fuori una discutibile ed inutile aggiudicazione provvisoria, semplicemente perché incalzato dall’interpellanza della minoranza. Diversamente, per quanto tempo avremmo dovuto ancora attendere il riavvio della procedura?
Eppure da un anno a questa parte, evidentemente solo per dare fiato alla bocca, l’Assessore ed il Sindaco ci hanno inondato di comunicati congiunti facendo credere alla gente che i lavori non partivano perché l’enel non aveva più mantenuto l’impegno assunto con la convenzione del ’92 e cioè di riconoscere al Comune di Larino la somma di 355 mila euro per la costruzione del nuovo campo sportivo.
Se davvero l’enel non voleva più riconoscere le somme previste sulle base della convenzione del ‘92, come ha fatto il responsabile del servizio ad indire il bando di gara? E poi ancora in virtù di cosa l’Enel ha poi disposto, con nota del 24 marzo 2021, l’erogazione del contributo di 355 mila euro in 4 tranches da circa 90 mila euro ciascuna se non in forza della Convenzione del 1992? Appare dunque del tutto evidente che la motivazione addotta circa il mancato avvio dei lavori non ha alcun fondamento.
E’ tempo di smetterla con questi giochetti e manovre e con questa continua e permanente contraddizione tra ciò che si dichiara pubblicamente e ciò che si fa in ambito strettamente decisionale ed amministrativo.
A tal proposito il nostro Capogruppo in Consiglio Comunale, Alice Vitiello, ha chiesto di accertare i veri motivi del ritardo e le relative responsabilità in capo a chi ha gestito nell’ultimo anno la procedura per il completamento dei lavori degli impianti sportivi.
Per quanto riguarda poi il bando per l’assegnazione di 5 degli 8 alloggi di proprietà comunale la Capogruppo PD in Consiglio Comunale, Alice Vitiello, ha fatto presente che cosi come impostato l’intervento risponde semplicemente ad un’assegnazione secondo le norme dell’edilizia residenziale pubblica, peraltro con criteri di reddito molto alti che escludono di fatto le fasce deboli della popolazione e avvantaggiano invece i redditi medio-alti tant’è che possono partecipare al bando per l’assegnazione i nuclei familiari con reddito fino a 45 mila euro, ponendo nello stesso tempo il limite di accesso a 25 mila euro, escludendo di fatto tutta la popolazione anziana e indigente della nostra comunità, rispetto alla quale si opera una vera e propria discriminazione.
Noi come Partito Democratico non possiamo accettare azioni che discriminano le fasce di popolazione più deboli che storicamente rappresentiamo.
Inoltre nella sostanza il contratto di quartiere non prevede solo il recupero e l’assegnazione degli alloggi di proprietà comunale, ma questa è solo una piccola parte del programma di riqualificazione che doveva contestualmente comprendere anche l’utilizzazione dei 4 alloggi per anziani e la gestione del centro servizi che poi rappresentano l’anima del contratto di quartiere che infatti si qualifica oltre che per la partecipazione dei cittadini, per una serie di servizi collaterali che devono essere messi a disposizione della comunità di quartiere. Gestito in questo modo quindi il Programma resta inattuato proprio nella parte di maggior rilievo sociale, in particolare per quanto riguarda gli anziani.
Circolo PD di Larino