Il territorio del basso Molise è minacciato dalla richiesta di installazione di impianti agrivoltaici e eolico. Si stima che le aree interessate siano di circa 6000 ettari per il fotovoltaico e circa 400 “torri” da 252 metri per un totale di circa 5000 MW a fronte di 1000 MW che ci vengono assegnati per il raggiungimento degli obiettivi al 2030! Solo il territorio di Palata è interessato da 10 progetti. Per far capire meglio di che cosa parliamo portiamo ad esempio il fatto che il parco solare più grande del mondo si sta costruendo in Australia e prevede l’uso di 12.000 ettari di terreno[1]. Ma l’Australia è un continente e non una piccola regione e larga parte del territorio utilizzato è deserto e non terreni agricoli di pregio.
A fronte della riduzione del potenziale alimentare del territorio, e del sacrificio di un territorio deprivato del suo potenziale di naturalità, chi trae davvero beneficio economico da queste opere? E davvero la posta in gioco è il miglioramento delle condizioni energetiche e non invece una speculazione ammantata di termini accattivanti (come quello di “parco”)? E tra il serio e il faceto si fanno strada altre riflessioni non meno pertinenti: in che modo l’introduzione di sistemi “ovivoltaici” in un’area non a vocazione pastorale indurrà le greggi a brucare sotto i pannelli prima di una sufficiente valutazione dell’alterazione dei pascoli che questi ultimi produrranno?
Il cinque agosto veniva presentata al Comune di Palata un’istanza di accesso civico generalizzato per acquisire i documenti e le informazioni in possesso del Comune di Palata con riguardo ai progetti di impianti fotovoltaici, eolici e agrivoltaici incidenti sul territorio. Si voleva e si vuole conoscere quale posizione e quali intenzioni avesse avuto la vecchia amministrazione sull’argomento, non per un capriccio personale, ma perché su questioni così importanti l’intera comunità di Palata deve essere informata e coinvolta. Oggi, quasi nell’imminenza della scadenza del termine di legge per avere quella risposta, si deve constatare che l’amministrazione attuale, in stretta continuità con la precedente (stesso Sindaco e vice sindaco, e quasi tutti gli stessi consiglieri), ha serbato un assordante silenzio. Eppure diversi striscioni fanno memoria giornaliera di quel tema sulla principale via di Palata.
Ci si chiede: perché tanto silenzio? Si sperava che passato il “fuoco” dei primi giorni ci si sarebbe stancati? È qui l’errore di chi vuole e pratica il silenzio: la Politica è fatta di trasparenza e verità. Il silenzio di certo non è trasparente, perché fa nascere pensieri non belli sulle possibili ragioni di un tale comportamento.
E allora dire la verità alla popolazione è così faticoso? È così imbarazzante? La verità è libertà o si vuole che si rimanga nell’ignoranza tanto chi comanda non deve rendere conto a nessuno.
A proposito: a quanto è dato sapere il Comune di Palata è titolare di alcuni appezzamenti di terreno sui quali devono essere collocati i pannelli fotovoltaici. Gli amministratori se ne sono accorti? Cosa hanno fatto e cosa intendono fare di queste proprietà che sono, non dimentichiamolo, di tutto il popolo palatese?
Si è sempre in attesa di una risposta
L’azione silente delle amministrazioni locali interessate ai progetti di installazione rischia di far diventare il basso Molise un hub energetico funzionale solo alla speculazione, relegando agricoltura, ambiente, paesaggio, aree interne alla retorica dei convegni degli amministratori regionali.
Comitato “Terra e Libertà” per la salvaguardia del territorio – Palata