Immigrati, Capracotta gioca d’anticipo. Il sindaco Paglione: Pronti a ospitare un progetto SPRAR

Un modo per affrontare con senso di responsabilità il tema dell’accoglienza dei migranti, anche alla luce delle recenti indicazioni da parte del Prefetto di Isernia. Per informare i propri cittadini sull’argomento e per ascoltare eventuali proposte, il sindaco Paglione ha promosso ieri un’assemblea pubblica, al termine della quale è emersa la soluzione di promuovere un progetto SPRAR.
«Siamo contrari all’arrivo senza controllo dei migranti e senza la preventiva condivisione da parte della nostra comunità, per questo stiamo provando a mettere in campo ogni azione utile a scongiurare l’istituzione di Centri di Accoglienza Temporanei o Straordinari. Crediamo, infatti, che vada salvaguardata la specificità del nostro Comune e soprattutto la sua vocazione turistica che, evidentemente, non sarebbe proprio in linea con una politica di accoglienza dei migranti fatta al solo scopo di favorire l’interesse di qualche privato – dice Paglione. Il comune di Capracotta – prosegue – ha fatto da sempre della solidarietà e dell’ospitalità una bandiera, tuttavia crediamo che il rispetto della nostra comunità vada messo al primo posto. Per questa ragione abbiamo voluto questa assemblea pubblica, proprio per informare compiutamente la cittadinanza sulle iniziative in itinere e sulle questioni aperte in tema di accoglienza dei migranti».
Da una riunione tenutasi recentemente in Prefettura, è stato ribadito l’obbligo da parte di tutti i comuni di farsi carico di una quota di migranti da ospitare sul proprio territorio, indipendentemente dalle caratteristiche e dalla vocazione degli stessi.
Per questa ragione e anche per evitare un arrivo fuori controllo di migranti, anche con numeri elevati rispetto alla popolazione residente, Capracotta ha pensato di giocare d’anticipo – in linea anche con le indicazioni dell’ANCI – e di optare per la soluzione meno impattante possibile per la comunità, quella di aderire al bando SPRAR. «Si tratta, in sostanza – spiega il sindaco – di una accoglienza di secondo livello che riguarda persone che hanno lo status di rifugiati o di richiedenti asilo inserite in un programma di accoglienza internazionale. Sono, ad esempio, minori non accompagnati oppure nuclei familiari. Il numero di migranti per un progetto SPRAR concordato nella riunione tenutasi in Prefettura sarebbe di 6 persone, quindi facilmente gestibile e senza problemi di impatto per la nostra comunità».
La disponibilità da parte del Comune ad ospitare un progetto SPRAR, naturalmente, esclude ogni altra iniziativa, sia da parte della Prefettura che di soggetti privati e nello stesso tempo ribadisce la sensibilità della comunità capracottese verso questi temi. Da qui l’intenzione, pienamente condivisa dalla cittadinanza al termine dell’assemblea pubblica.

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