Nel corso del secondo trimestre dell’anno il saldo tra aperture e chiusure di imprese in Molise fa registrare un bilancio positivo per 189 imprese in più per un tasso di crescita tornato positivo (dopo il -0,7% del primo trimestre) pari a +0,54%. Ma il risultato è meno brillante di quello che succedeva un anno fa quando, tra aprile e giugno 2012, il saldo tra iscrizioni e cessazioni era pari a +231 imprese per un tasso di crescita pari a +0,66%.
Il sistema delle imprese, quindi, in regione avanza con un risultato finale di 34.869 imprese registrate, ma ha il fiato decisamente corto. A determinare tale situazione, hanno concorso la diminuzione del numero delle iscrizioni passate dalle 565 del secondo trimestre del 2012 alle 543 dello stesso periodo di quest’anno, e il contemporaneo aumento delle cessazioni da 334 a 354.
A livello settoriale, oltre al settore dell’agricoltura che segna il saldo peggiore (-21 imprese), altri risultati negativi tra iscrizioni e cessazioni si registrano per l’Attività manifatturiera (-6 imprese) e per i Servizi di trasporto e magazzinaggio (-5 imprese).
Di contro i settori principali dove si verifica un saldo positivo sono quello delle Costruzioni (+23 imprese), quello delle Attività di servizi di alloggio e ristorazione (+11 imprese) e quello delle Attività finanziarie (+11 imprese).
L’analisi per forma giuridica conferma poi che tutte le forme analizzate evidenziano un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni, con un ottimo risultato, ancora una volta, per le società di capitale.
Andando a leggere più in profondità i dati dei Registri imprese, risulta evidente un andamento diverso tra le due provincie molisane: Isernia con un stock di imprese al 30 giugno 2013 pari a 9.009 registrate e un saldo tra iscrizioni e cessazioni positivo e pari a +84 si pone al terzo posto della classifica dei migliori tassi di crescita con +0,94% (in linea con ciò che accadeva nello stesso periodo del 2012, +1,00%); Campobasso scivola, invece, al 56° posto con 25.998 imprese registrate, un saldo pari a +105 imprese, con un tasso di crescita quindi che è positivo (+0,41%), ma che diminuisce rispetto a ciò che succedeva nel secondo trimestre del 2012 quando era risultato pari a +0,55%.
Se dal punto di vista delle crisi d’imprese non condividiamo con il resto del Paese l’aumento delle procedute fallimentari che in Molise al contrario diminuiscono di -7,1%, mentre in Italia fanno segnare un preoccupante +5,9%, a certificare la persistente durezza della crisi vi sono però anche i bilanci anagrafici del comparto artigiano, rimasto fermo ormai da mesi.
In Molise sono 7.273 le imprese artigiane nel secondo trimestre dell’anno mentre ne erano 7.434 un anno fa: alla luce delle iscrizioni, 108, e delle cessazioni, 85, il tasso di crescita di tale comparto, che notevole importanza riveste nel tessuto economico della regione, risulta dimezzato ad un anno di distanza, passando da +0,61% del II trimestre del 2012 a +0,32% dello stesso periodo del 2013.