“Il giudice del lavoro – ha spiegato la segretaria generale della Uil Fpl Tecla Boccardo, – ha accolto le nostre tesi in merito al comportamento tenuto dall’ASReM. L’Asrem, infatti, agisce sistematicamente in autonomia e senza il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali, in merito alle procedure di riorganizzazione del personale. Oggi per poter essere ascoltati dall’Azienda, bisogna ricorrere al giudice del lavoro! Dal canto nostro, è stato sempre ricercato il confronto con la parte datoriale. infatti, le nostre proposte a tutti note e da noi ritenute utili e valide, sono rimaste inascoltate. Anche per questo è stato dichiarato lo stato di agitazione e una simbolica manifestazione di dissenso mediante l’apposizione di un bottone nero in segno di lutto, che ad oggi ancora portano i professionisti della salute degli ospedali della Regione.
Il sindacato chiama in causa anche la struttura Commissariale della Regione Molise in quanto oggi le linee guida nazionali, e lo stesso tavolo tecnico, permettono già la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato, del personale sanitario, anche per le Regioni sottoposte al piano di rientro, al fine di garantire i LEA (Livelli essenziali di assistenza). In Molise però accade il contrario! i lavoratori vengono mandati a casa!”. La Boccardo si sofferma in particolare su questo importante aspetto riportato nello stesso verbale. “Rispetto all’assunzione di personale, va semplicemente predisposta una relazione che ne giustifichi la necessità e non ci sono limitazioni specifiche sulla garanzia dei LEA.Sul punto la Uil-Fpl non accetterà una politica che batte cassa sulla pelle dei malati e dei lavoratori. Continueremo sempre la battaglia anche insieme alle altre organizzazioni sindacali”.
Il TAR condanna l’Asrem per comportamento antisindacale. L’intervento di Tecla Boccardo (UIL FPL)
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