Un partecipato momento di confronto tra addetti ai lavori e istituzioni e una mostra di documenti storici e fotografie aeree sorprendenti: UN PAESAGGIO SENZA CONFINI, IL TRATTURO ha rappresentato un qualificato focus sulla civiltà delle antiche vie verdi della transumanza, tra storia, cambiamenti e anche prospettive.
Venerdì scorso a Montenero di Bisaccia è partita l’ultima tappa di un’iniziativa, che dopo due uscite abruzzesi (Torre dè Passeri, dal 13 al 22 dicembre 2018 e Lanciano, dal 22 al 31 marzo 2019) ha toccato pure il Molise, terra di tratturi e transumanza.
La mostra itinerante sul paesaggio e sui tratturi di Abruzzo e Molise è stata autoprodotta dalla Fondazione degli Architetti Chieti-Pescara che ha trovato un’efficace sponda nella Fondazione Architetti di Campobasso che così conferma il suo impegno per sostenere le buone pratiche, il confronto, e le tradizioni che alimentano la crescita di piccoli e grandi borghi molisani.
Ad aprire il pomeriggio, l’incontro convegno sui tratturi. Lavori introdotti dall’architetto Maria Elena Sigismondi, consigliere della Fondazione Architetti Chieti-Pescara e dal Presidente della Fondazione Architetti di Campobasso Alessandro Izzi. Quest’ultimo ha rilevato l’importanza di fare sistema e di dare concretezza a una peculiarità paesaggistica e culturale che in Molise ha un potenziale attrattivo straordinario: i tratturi, appunto.
Per le istituzioni è intervenuto l’assessore regionale al Turismo e alla Cultura Vincenzo Cotugno, che ha evidenziato la volontà di dare sempre maggiore peso alle politiche per la promozione del territorio, puntando forte sul senso di appartenenza dei molisani e sulla necessità di sviluppare una cosciente capacità di accogliere i turisti. Il sindaco di Montenero di Bisaccia Nicola Travaglini ha invece ricordato il legame stretto che esiste fra la storia e la vita dei tratturi e Montenero paese e la Marina. Sono intervenuti anche il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Campobasso Guido Puchetti, la Docente di Archeologia della produzione e turismo, Centro di Ricerche “Biocult”, Maddalena Chimisso e Giuliano Maglieri, Presidente di Sharevision srl, che ha esaltato le potenzialità della realtà virtuale e aumentata come strumenti su cui investire per attirare visitatori.
Di grande presa, poi, l’intervento del Direttore del Polo museale del Molise Leandro Ventura che ha ricordato quanto si sta facendo per dare sostanza e prospettive ai tratturi molisani tra progetti innovativi, candidature note, come quella al Patrimonio immateriale dell’Unesco, e meno note, da proporre, come quella della registrazione del tratturo Magno agli Itinerari Cultuali del Consiglio d’Europa, tutto ciò al fine di garantire la riconoscibilità dei tratturi nella loro interessante complessità.
Infine, l’intervento probabilmente più atteso: quello dell’imprenditrice e cowgirl, simbolo della transumanza molisana e italiana, Carmelina Colantuono. “E’ importante parlare di tutti gli aspetti che riguardano tratturi e transumanza – ha detto la Colantuono – Più se ne parla e più riusciremo a garantire la sopravvivenza delle nostre tradizioni. Ricordo che vent’anni fa la transumanza era considerata come qualcosa di vecchio e ingombrante, oggi invece ha assunto un’importanza notevole e la mia famiglia si accorge ogni anno di più dell’amore della gente per quello che facciamo”.
Al termine del convegno, relatori e appassionati si sono spostati nella Sala consiliare del Comune di Montenero dove è stata inaugurata la mostra “Un paesaggio senza confini: il tratturo” che ricalca il segno delle vecchie ‘autostrade verdi’ in Abruzzo e Molise, attraverso un confronto cartografico, fotografico e documentario per riscoprirne il territorio.
Ripercorrendo idealmente il tracciato tratturale, essa fornisce un’ampia panoramica, tra memoria e sviluppo, che racconta com’è cambiato il territorio regionale confrontando mappe, immagini e testimonianze d’archivio, con l’obiettivo di sostenere la “cultura del tratturo”.
Davvero interessante leggere le modificazioni avvenute sul territorio tra Abruzzo e Molise, partendo dalle foto aeree storiche scattate dalla Royal Air Forceinglese (RAF) tra 1943 e 1944. Ricomponendo le immagini sono state realizzare delle strisciate da mettere a confronto con le ortofoto attuali, per verificare le modificazioni sul territorio e i cambiamenti avvenuti dal dopoguerra in poi. Alla parte più tecnica si è scelto di unire i documenti di archivio ottocenteschi e le fotografie storiche e attuali e le suggestioni del confronto sono notevoli. La mostra, in sostanza, riavvolge il nastro delle peculiarità e bellezza di quello che rappresenta uno spazio di vita collettivo con cui le comunità locali hanno intrattenuto, e intrattengono, un rapporto relazionale ed identificativo.
Soddisfatto il Presidente della Fondazione Architetti di Campobasso, Alessandro Izzi: “Dal convegno alla mostra ci arrivano tanti spunti per ‘rivisitare’ i tratturi con attenzione sempre maggiore. Abbiamo avuto due testimonianze diverse e importanti, che possono assolutamente convivere. Parlo della transumanza vera, vissuta sui tratturi, così come ci è stata brillantemente raccontata da Carmelina Colantuono, e della transumanza promossa attraverso lo sviluppo di progetti di realtà aumentata. Credo che facendo convivere l’una e l’altra ‘visione’ sia realmente possibile – ha concluso Izzi – creare nuove opportunità di sviluppo economico e sostenibile”.
La mostra resterà aperta fino al 14 aprile 2019 presso la Sala consiliare del Municipio di Montenero, Piazza della Libertà 4 da lunedì a venerdì dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19. Sabato e domenica dalle 16,30 alle 19.