Assumo la dirigenza dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Molise con un forte senso di responsabilità, ma anche con un ben augurale sentimento di familiarità che mi lega a questa terra per origine materna. Porto con me un grande entusiasmo e la determinazione di voler attivare insieme a tutti quanti voi quelle soluzioni che potranno permettere al sistema scolastico molisano di caratterizzarsi per apertura, integrazione, coesione e innovatività, ma soprattutto per la capacità riconoscibile di garantire a ognuno dei nostri studenti un concreto diritto allo studio -potenziando anche soluzioni come la scuola in ospedale- e alla piena realizzazione come Persone riconosciute e valorizzate nella specifica identità di ciascuno.
La mia più ferma convinzione risiede nell’intendere la scuola, a partire dai primissimi anni di frequenza, principalmente come luogo dove maturare una coscienza civile, sviluppare il senso delle istituzioni e interiorizzare le regole di una corretta convivenza e di rispetto per l’altro, laddove in una società liquida come quella che viviamo quello che ciascun individuo in fase di sviluppo ci chiede è soprattutto di avere dei riferimenti chiari. Sotto questo aspetto la scuola italiana vanta di certo un primato storico e culturale e un significativo e riconosciuto attivismo dei suoi attori che specialmente in momenti di difficoltà come quello che stiamo vivendo va recuperato e rivalutato. La nostra scuola ha una grande leva strategica che è rappresentata dalle sue straordinarie risorse umane a tutti i livelli dirigenziale, docente e non docente capaci di mettersi in gioco e dare il meglio di sé al di là di ogni pregiudizio sociale; personalmente non ho alcun dubbio che una terra di sana tradizione e di estensione contenuta ma con importanti soggetti culturali come quella molisana sia anche, proprio per questa sua caratteristica, più capace di dare grandi manifestazioni di squadra e necessaria collaborazione interistituzionale nella direzione auspicata.
Questo percorso di valorizzazione della dimensione culturale territoriale va coniugato con l’obiettivo sempre chiaro a tutti i soggetti a diverso titolo protagonisti nell’educare e istruire, di orientare gli studenti nel proprio progetto di vita e di lavoro e, insieme, adoprarsi per consentire loro di maturare idee e conoscenze che possano diventare competenze strategiche utili a permettere a ciascuno di sviluppare anche attraverso l’alternanza scuola/lavoro strumenti adeguati di lettura e intervento sul direttamente circostante, ma anche e soprattutto di interazione con una realtà sociale dai confini decisamente più ampi e complessi di un tempo. La nostra “buona scuola” sta vivendo un momento di importanti cambiamenti che ci chiedono di esserne i protagonisti attivi di uno sviluppo positivo, ma anche e allo stesso tempo una fase di grande attenzione e altrettante aspettative diffuse per il ruolo chiave che questa istituzione può e deve tornare a svolgere in un percorso di rilancio e ripresa di crescita della nostra società in crisi generale.
Il mio augurio ma anche la mia propizia convinzione è che tutti insieme possiamo fare in modo che il sistema interistituzionale molisano a più ampio raggio, e quello scolastico come soggetto di raccordo e aggregazione di questa dimensione più ampia, possa essere riconosciuto come quel soggetto singolarmente capace di dare risposte forti e di raggiungere straordinari obiettivi che rendano la regione sempre più competitiva e i nostri giovani protagonisti attiva di questa crescita. Per quello che sarà nelle mie forze i miei sono l’impegno e la disponibilità nei confronti di ciascuno di voi per far sì che questo auspicio possa diventare una realtà concreta condivisa e fruibile a vantaggio di tutta la comunità.
Il Direttore
Anna Paola SABATINI