Ieri, nella Sala del Consiglio del Dipartimento Giuridico si sono svolte le votazioni per eleggere il nuovo Direttore per il prossimo triennio 2013-2016. I votanti hanno espresso le loro preferenze e fatto convergere in maniera ampia i propri consensi sul Prof. Stefano Fiore, ordinario di diritto penale, che dunque guiderà il Dipartimento Giuridico per i prossimi tre anni. L’ampiezza del consenso che ha condotto alla elezione del nuovo Direttore ha un valore che va ben oltre il riconoscimento dell’impegno di studioso e docente universitario del Prof. Fiore. Il forte segnale di coesione che il Dipartimento Giuridico ha saputo dare, testimonia la comune volontà di indirizzare i propri futuri sforzi verso obiettivi condivisi, che guardano al sostegno alla ricerca ed allo sviluppo di una didattica di qualità, come ad obiettivi da perseguire in un quadro di sostenibilità ed innovazione.
La produzione scientifica del Prof. Fiore, che fino alla recente scelta del tempo pieno universitario ha svolto una più che ventennale attività professionale come avvocato penalista, è caratterizzata da ampiezza e varietà di interessi. Oltre a diversi contributi, anche di tipo monografico, su temi di teoria generale del reato e della pena, nel corso della sua attività di ricerca il Prof. Fiore si è infatti occupato sia di argomenti di parte speciale, come ad esempio i delitti dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione e i reati di falso, sia di tematiche relative alla legislazione complementare, tra le quali, la tutela penale della riservatezza e la disciplina penale del fallimento; un peculiare filone di ricerca è stato poi quello dedicato ai rapporti tra diritto penale sostanziale e processo penale. Nel ringraziare i membri del Dipartimento per la fiducia accordata attraverso il loro voto, il Prof. Fiore ha espresso la convinzione che la compattezza mostrata in questa occasione saprà, sin da subito, tradursi in uno sforzo collettivo ed in un impegno individuale di collaborazione, sollecitazione e proposta per affrontare le non facili sfide che nei prossimi anni attendono il Dipartimento, l’Ateneo ed il mondo universitario in generale.