L’Amministrazione Provinciale di Campobasso è allo strenuo delle forze; non solo economiche ma, aggiungerei, morali ed anche fisiche dei suoi uomini sia dipendenti che amministratori. Dopo la iattura dei tagli indiscriminati, già di fatto insostenibili, avviati con la spending review dal Governo Monti il Governo Renzi, che Voi avete sostenuto e sostenete in sede parlamentare, con la Legge 56/2014 e con la Legge di Stabilità 2015 ci ha tolto finanche la dignità. La dignità di tante donne e tanti uomini dipendenti dell’Ente che cercano giornalmente di garantire, con il loro lavoro, servizi essenziali a studenti e cittadini di questa Provincia e di questa Regione. Terra, la nostra, martoriata da troppo tempo da problemi noti a tutti (che mi risparmio di elencare), la cui soluzione non mi pare sia all’orizzonte nonostante gli annunci quotidiani del politico di turno.
La stessa dignità con la quale cerco quotidianamente, in qualità di amministratore comunale e provinciale (insieme ad altri “folli” colleghi amministratori locali,) di dare, ahimè sempre più invano, un contributo, in termini di impegno politico, a chi è preoccupato per le proprie sorti lavorative e a tutti quei cittadini che debbono percorrere le strade provinciali e agli studenti per garantire condizioni di sicurezza e vivibilità. minime ma essenziali, all’interno dei plessi scolastici di pertinenza della Provincia di Campobasso.
Le mie preoccupazioni nascono non solo, quindi, dalla necessità di trovare una soluzione lavorativa a quei dipendenti che il 31 marzo verranno dichiarati dall’Ente in sovrannumero. Non so e non riesco davvero a comprendere se i “fortunati” saranno coloro che verranno posti in mobilità o coloro che rimarranno alle dipendenze dell’Ente Provincia. E questo perché le dichiarazioni farneticanti del Vostro premier (sono orgogliosamente italiano ma non riconosco i nominati a nessun titolo) di questa settimana circa l’iter parlamentare di riforma costituzionale di abolizione delle province mi inducono a pensare che i sovrannumerari al 31 marzo potrebbero essere i primi di una lunga serie.
E le mie preoccupazioni sono anche per coloro che avranno la fortuna, o forse la sfortuna, di continuare a prestare il proprio lavoro in questo Ente.
Ma vi siete mai chiesti davvero con quali fondi quest’Ente potrà continuare a portare avanti quelle funzioni che la stessa Legge 56/2014 assegna alle Province in primis Viabilità, Edilizia Scolastica ed Ambiente le tre funzioni, in termini economici, più rilevanti?
Le emergenze degli ultimi giorni causa maltempo hanno messo davvero a nudo la situazione economica dell’Ente e non perché a noi non fosse nota. Decine di tratti di Strade Provinciali chiusi, edifici scolastici che danno segni evidenti di mancata manutenzione con coperture divelte ed IMPOSSIBILITA’ A POTER INTERVENIRE in quanto l’Ente non dispone di risorse necessarie da poter impegnare per far fronte a partite di spesa fisse (a titolo esemplificativo cito: spese per il personale, mutui, locazioni edifici scolastici, spese gestioni scuole e edifici provinciali), Tanto per essere più chiari i capitoli di uscita sono a 0 (zero per evitare malintesi).
Ed ancora la mia preoccupazione è di essere ricordato come quell’amministratore che ha fatto chiudere la Biblioteca Albino” dopo aver “regalato” il Teatro Savoia? Qualcuno di Voi si è mai chiesto cosa sarà della storica biblioteca campobassana? La chiudiamo in attesa che qualcuno dica cosa sia possibile fare con il suo inestimabile patrimonio alla mercé dei ratti???
Sono conscio e consapevole, e spero lo siate anche Voi, che a tutte queste domande non potrà dare risposte unicamente la Regione Molise. Regione Molise che ad oggi non ha varato nessuna Legge di riordino delle funzioni amministrative in attuazione della Legge Del Rio il cui termine scade il 31 marzo. Regione Molise che con le sue evidenti difficoltà economiche, spesso celate dagli attuali amministratori, nulla potrà garantire in termini di supporto economico allo stato di criticità della Provincia di Campobasso come da dichiarazione, in una riunione urgente convocata lo scorso mercoledì 11 marzo dalla Prefettura di Campobasso su richiesta dell’Amministrazione Provinciale, del Presidente Paolo Di Laura Frattura.
Abbiate coraggio, confrontatevi con i Vostri colleghi parlamentari. I territori delle loro province avranno identiche difficoltà. Ponete fine ad una riforma senza senso le cui evidenze sul territorio hanno ormai già dimostrato la inattuabilità della Legge Del Rio. Date dimostrazione di attaccamento alle Vostre radici ed al Vostro territorio piuttosto che alla Vostra poltrona. La mia poltrona io sono pronto ad abbandonarla: non ora per non essere tacciato di vigliaccheria in un momento davvero difficile in cui credo ancora di poter e dover difendere il mio territorio, i miei cittadini, le mie Istituzioni ed i suoi dipendenti.
Questa non è una riforma è solo la distruzione di un Istituzione e del suo territorio. Solo in sede parlamentare è possibile porre rimedio ad una situazione divenuta insostenibile.
Errare è umano, perseverare è diabolico.
Il Presidente del Consiglio Provinciale di Campobasso Gianluca CEFARATTI