Massima rappresentanza per Isernia e lavoro di squadra per il mantenimento degli uffici periferici. La segreteria regionale del PD Molise lancia la vertenza Isernia: rilancio economico e occupazionale, rappresentanza equa e legge elettorale, elezione del vertice dell’amministrazione provinciale; mantenimento dei servizi. Sono i temi che il PD deve affrontare nell’immediato con proposte concrete.«La questione del secondo centro del Molise è oggi cruciale nello scenario politico regionale. Per questo e per il futuro di Isernia servono proposte e non polemiche» dice Micaela Fanelli, segretaria regionale PD Molise al termine di una riunione della segreteria regionale che ha messo al centro dell’agenda politica la questione del capoluogo pentro. La segreteria regionale del PD rilancia così su temi, persone e metodi, evitando il gioco delle speculazioni politiche, utili forse solo a provare a mantenere rendite di posizione che si stanno perdendo nello scenario nazionale e per il ridursi degli spazi locali, ma non ad analizzare le vicende così come si sono effettivamente svolte e, soprattutto, sterili in termini di proposta politica e di soluzione ai problemi.
Ma quali sono le proposte che il PD Molise mette in campo?
«Subito una maggiore rilevanza della Provincia di Isernia nell’istituzione regionale. Approfittando del riequilibrio degli assetti regionali, necessario al giro di boa, e nel pieno rispetto delle scelte che non spettano a noi e nelle quali si nutre massima fiducia, crediamo fortemente che la provincia di Isernia debba avere la massima evidenza possibile nell’istituzione regionale. Poi, in prospettiva, una legge elettorale regionale che assicuri una maggiore rappresentanza a quel territorio, grazie all’eliminazione del listino – propone decisa Fanelli. Nel contempo – prosegue la segretaria – serve una strategia vincente per eleggere un Presidente dell’Amministrazione provinciale espressione del centro sinistra, obiettivo alla portata e per il quale abbiamo persone di qualità in grado di coglierlo e sulle quali chiediamo a tutti di fare quadrato. Di fronte ci sono una serie di sfide da affrontare e vincere: primo fra tutti, il mantenimento dei servizi sul territorio e della presenza dello Stato. E su questo – dice Fanelli – abbiamo già compiuto significativi passaggi, immaginando, insieme al PD di altre regioni che versano in una situazione simile, come Abruzzo e Friuli, una strategia comune sostenuta dal PD nazionale ed in particolare dalla vicesegretaria Serracchiani, con cui sono stati già condivisi dei punti. La prossima settimana sono in agenda diversi incontri a Roma il primo dei quali con il Sottosegretario al Ministero dell’Interno Domenico Manzione. Faremo notare come una razionalizzazione è possibile poiché i costi della Prefettura sono riducibili, mantenendo servizi e personale. Naturalmente il discorso vale anche per Questura, Vigili del Fuoco e tutti gli uffici pubblici.
E siamo certi che il Presidente Frattura già attivo sul punto, insieme con i Presidenti delle due Regioni, porterà l’argomento in sede di Conferenza delle Regioni per affrontare e risolvere il problema.
Siamo dunque pronti a collaborare con tutti e a sostenere l’azione che spetta ai nostri Parlamentari e non mettendoci contro, nella convinzione che questo significhi gioco di squadra e che questo serva al territorio.
Poi, più in generale – dice ancora Fanelli – c’è da affrontare la riorganizzazione delle Province e delle aree vaste, cui delegare funzioni, e dei piani sociali e sanitari per chi versa in situazioni di bisogno. Dentro ci sono naturalmente, le questioni delle scuole, dei trasporti e dei centri per l\’impiego riformati e privi di risorse.
Quindi, non certo da ultimo, un intervento per le imprese e l’occupazione. L’area di crisi, che deve essere destinata per le attività produttive come già deciso ai territori di Isernia e Bojano – osserva Fanelli – è l’occasione giusta per rilanciare l’occupazione, ma ci sono anche altri strumenti da utilizzare: i POR e, per il settore agricolo, il PSR e i relativi GAL, con partenariati forti da costruire; quindi l’edilizia e le infrastrutture, con un intervento di programmazione dei fondi da destinare alle reti materiali e immateriali; l’ambiente e la valorizzazione delle bellezze, come siamo stati capaci di fare all’Expo’».
Ecco, dunque, la piattaforma su cui la segreteria è pronta a confrontarsi in ogni sede, dentro e fuori il partito. E su cui non bisogna dividersi ma anzi recuperare l’equilibrio e il rispetto che fanno grandi i partiti e i suoi uomini migliori. Le sfide impongono unità, pacatezze e duro lavoro e perché i cittadini sono stufi delle e polemiche, delle continue richieste di dimissioni – che peraltro non si fanno con le dichiarazioni, ma con i numeri! – utili solo a chi li propone. I cittadini rivendicano solo risposte serie a temi drammaticamente seri.