IL PCL MOLISE, come per la manifestazione di Isernia del 31 marzo scorso, ribadiamo il contenuto dell’appello per il più ampio sostegno alla mobilitazione del prossimo 18 maggio a Campobasso. La nostra base di lotta è la difesa del diritto alla salute contro i tagli e la privatizzazione che si stanno abbattendo su ciò che rimane della sanità molisana.
Il PCL Molise intende portare in queste mobilitazione all’attenzione popolare alcuni punti su cui sviluppare una lotta d massa:
1)- Contro la privatizzazione della sanità, divenuta oggetto di spartizione delle varie lobby presenti nella regione, che ci sta portando verso una sanità pubblica carente per le classi proletarie e meno abbienti, riservando cliniche di qualità a strutture private accessibili man mano ai soli ceti benestanti; una lotta che rivendica per converso un processo di riconversione delle strutture sanitarie private in gestioni pubbliche socialmente controllate sottratte all’arbitrio ed al saccheggio o al clientelismo di manager e bande varie.
2) – Il legame tra questa lotta immediata locale contro i tagli decisi a livello centrale ed eseguiti dal governo regionale (da Iorio a Frattura), solo per fare cassa al fine di garantire il pagamento del debito usurario verso i magnati della finanza, accumulato in anni di grandi rapine sociali da loro stessi attuate, un debito truffaldino che cresce nonostante i continui sacrifici imposti alle masse, a causa “all’anatocismo di stato” più volte da noi denunciato.
L’attacco del governo Renzi, qui attuato dal governo Frattura, sulla spesa sociale, sanitaria e culturale, continua in modo più spinto la politica reazionaria dei precedenti governi (di destra – Lega inclusa)- e di “centrosinistra” èd è infatti commissionato dalle oligarchie capitalistiche per garantirsi il spazi di privatizzazione speculativa e soprattutto liquidità per il pagamento degli interessi sui titoli pubblici da loro posseduti in gran quantità.
Ed è in quelle tasche che finiranno tutti i sacrifici delle masse anche molisane, altro che “lotta agli sprechi” che invece aumentano.
3)- Il risparmio derivante dalla cancellazione del debito pubblico usurario libererà risorse per adeguare la sanità alle effettive esigenze di prevenzione e cura della popolazione, soprattutto per i meno abbienti; con più personale medico e infermieristico, maggiore qualità professionale , più posti letto (sganciati da assurdi parametri ragioneristici finalizzati solo a fare cassa i magnati della finanza pubblica), servizi di pronto soccorso potenziati, azzeramento delle liste di attesa e quant’altro.
Ma si richiedono forme radicali di lotta e il PCL si batte perché la classe operaia e lavoratrice, anche dal Molise, riconquisti la propria coscienza di classe ed assuma la guida di queste mobilitazioni per riaprire di una grande stagione di lotte radicali ed anticapitalistiche, uniche in grado di rovesciare questo sistema basato sull’ingiustizia e sullo sfruttamento che sta distruggendo anche la sanità molisana.