Prendendo spunto dal titolo di un’opera di Pirandello, alcune considerazioni sull’esperienza della trasferta di Milano Expo 2015. Lo spazio, dedicato al Molise, quello settimanale per ogni regione, è quello che è. Ogni regione cerca di inserire tutto ciò che può, ed allora si tratta di scelte, che dovrebbero essere mirate a suscitare l’interesse e la curiosità per attrarre i turisti. Le tradizioni più rappresentative in video, i Misteri, la Ndocciata, le campane di Agnone, la transumanza, le tradizioni di carnevale dell’alto Molise e paesaggi vari. Qualche depliant, l’unica opera esposta la biga di terracotta ritrovata ad Ururi, ancora in via di studio per definirne il secolo esatto, e poi?
Bè diciamo che “fare turismo” in Molise è ancora un valore astratto, non c’è ricettività, non ci sono turisti, non gira l’economia … E’ vero che all’interno del Padiglione viene offerto un pacchetto turistico con diversi itinerari, ma se non c’è stata azione attrattiva, informativa e creazione di curiosità a monte quante persone potremmo riuscire a portare in regione? Eppure la cosiddetta “potenza della bellezza” è visibile in quasi tutta la regione, la “potenza del saper fare” altrettanto, prodotti tipici a volontà, tra l’altro quelli molisani tra i più apprezzati, e allora cosa non va?
Chi pensava che all’Expo avrebbe trovato novità di chissà quale genere è rimasto deluso, l’Expo per come è stato ideato è una vetrina espositiva, in cui ogni regione, ogni stato, ha cercato la maniera che più riteneva opportuna per incentivare per prima cosa il turismo, poi proseguendo con il marketing, attraverso un tema ben preciso. Il governatore Frattura all’inaugurazione del padiglione molisano ha dichiarato: “abbiamo risorse necessarie per fare investimenti. Ora dipende solo da noi”, sono perfettamente daccordo, ma queste parole si trasformeranno poi in fatti? Una stoccata la abbiamo ricevuta da un gruppo di cittadini del “nord Italia” che ci hanno chiesto : “ma il Molise è una regione?” Bene siamo ancora a questo punto, e non c’è verso di venirne fuori.
Ma la stoccata che più ferisce, e per cui la stampa non è stata in silenzio, viene dai molisani che rappresentano le istituzioni. A parte il Governatore Frattura, il Presidente Niro, l’Assessore Facciolla, il Consigliere Di Nunzio, l’ Assessore Petraroia arrivato il secondo giorno) figure istituzionali doverose, che fine hanno fatto tutti gli altri rappresentanti istituzionali? Schieramenti a parte, questioni politiche o personali era questa l’occasione dove dovevano presentarsi in pompa magna, se non altro per onorare il popolo molisano! A differenza dei veri molisani, gente comune che a proprie spese, e non sono poche, organizzano pulman per Expo perchè c’è il Molise, perchè ci sono le loro tradizioni, i loro prodotti. Se si crede che non ci possa essere una cassa di risonanza per la regione cosa ci sta a fare il Molise all’Expo? Si prenda esempio dai sindaci, quelli che erano presenti, Antonio Battista sindaco del capoluogo di regione, il primo cittadino di Santa Croce di Magliano, Donato D’Ambrosio, il sindaco di Petrella Tifernina ( insieme al parroco) , il sindaco di San Giuliano del Sannio e il sindaco di Jelsi, il vice sindaco di Agnone Cacciavillani. E gli altri? Mi riferisco in particolare al sindaco di Isernia, a quello di Termoli, a quello di Venafro. Detto ciò non basta una settimana o sei mesi di visibilità, questo potrebbe essere un imput, l’Expo lo dobbiamo creare in Molise, valorizzando ciò che abbiamo, le tipicità di cui dovremmo essere fieri.
Tre i momenti interessanti all’interno del padiglione Molise: La presentazione de “Il catalogo delle eccellenze molisane” di ’Unioncamere Molise, che sta realizzando, in collaborazione con la Regione Molise – Servizio Politiche Culturali e Rapporti con i Molisani nel Mondo – ossia di tutti gli imprenditori di origine molisana insediati ormai da anni in un Paese estero e nel quale si sono affermati grazie ai loro prodotti o servizi. Attraverso il Catalogo si intende mettere a sistema il Made in Molise e agevolare l’incontro tra imprenditori di origine molisana residenti all’estero e imprenditori italiani, in particolare della Regione Molise, al fine di consentire l’avvio di reciproci rapporti di business. Il Catalogo è uno strumento utile anche per Enti e Istituzioni in quanto consentirebbe di presentare i modelli produttivi molisani a livello internazionale.
La presenza di MoliseCinema che è partner di Short Food Movie, il progetto speciale di Expo Milano 2015, realizzato da Fondazione Cinema per Roma e Centro Sperimentale di Cinematografia.MoliseCinema ha promosso il concorso “Molisani nel mondo” dedicato alla cultura del cibo e riservato alle comunità residenti all’estero. Una selezione dei corti del concorso sarà presentata durante la 13° edizione del festival (4-9 agosto, Casacalenda).
Una digressione mi permetto di farla per quanto riguarda Petrella Tifernina, credo che l’unico momento culturale, attrattivo e di grande spessore sia stata la presentazione del libro dell’architetto Valente “Le pietre parlanti di san Giorgio martire”, non per campanilismo visto che sono petrellese, ma continuare a valorizzare un monumento di straordinaria bellezza sia artistica che storica mi inorgoglisce, e dal basso si riesce con le proprie forze ad avere un pò di visibilità, e ne ho avuto conferma quando alcuni turisti inglesi e francesi mi hanno chiesto dove si trovava questa “cattedrale” e come potevano fare per arrivarci, solo dopo aver visto qualche foto!
Le conferme che cerchiamo sono proprio queste, mentre noi non riusciamo a comprendere lo straordinario patrimonio che conserviamo, e che le tradizioni più conosciute ed importanti devono fare da traino per poi poter aprire le porte del Molise intero, tramite filiere o percorsi a tema, e conservazione del patrimonio ambientale ( ma questo è un altro capitolo) allora continueremo a restare fermi, in attesa che qualcuno si accorga che il “Molise esiste”, ma non sarà troppo tardi?
Tutto sommato devo ammettere che questa trasferta è stata utile, interessante il confronto con i colleghi giornalisti, ho rafforzato le convinzioni delle tante attese da parte della gente comune e delle tante assenze dei rappresentanti istituzionali, ma io nel Molise e nei molisani continuo a crederci, e tra la gente e con la gente continuo a lavorarci, se non altro per testimoniare direttamente che la nostra regione esiste.
Concludo con la citazione del titolo: Il Molise è in vetrina ad Expo, cosi è ( se vi pare), la realtà è che viene il Molise viene snobbato da chi avrebbe il potere di valorizzarlo, il sogno è che il popolo molisano continui a crederci e un giorno a far conoscere finalmente il Molise al resto del Mondo, la fantasia che parta il turismo ….
PS. naturalmente mi aspetto di essere smentita, ma non con le parole, con i fatti.
( Mariateresa Di Lallo da Milano Expo)