Come ho sempre fatto finora, è giusto che ci sia anche questa volta la massima trasparenza sulla mia persona e sulle mie azioni. Come è mio costume, dato il rispetto che porto alle persone che seguono le mie iniziative, porto a conoscenza che nei giorni scorsi un numeroso gruppo di attivisti del Movimento 5 Stelle Molise ha proposto la mia eventuale candidatura alle prossime elezioni regionali.
Come è logico che sia l’invito mi lusinga e potrei anche essere “disponibile”, a patto che la mia persona “fosse condivisa e rappresentasse un elemento di unione del Movimento molisano”. Ritengo che si debba comunque – a prescindere dalla mia presenza – agire presto e uniti in un momento di estrema spaccatura del quadro politico regionale. L’incapacità di rispondere ai problemi delle classi sociali più povere, il forte attaccamento ai propri privilegi; la mancanza di progettualità nel lungo periodo; l’allontanamento dei cittadini dalle scelte sul territorio sono i motivi per i quali il Movimento 5 Stelle può crescere e, con un valido progetto ad ampio raggio d’azione e il coinvolgimento di tutta la cittadinanza, potrebbe anche vincere le prossime elezioni regionali in Molise. In questi anni, chi ci ha governato non ha saputo dare risposte adeguate ai ceti più deboli, se non con la politica di tipo clientelare, né sul fronte della crisi economica, né su quello dell’immigrazione tantomeno sui temi della corruzione e delle infiltrazioni mafiose. La nostra classe politica regionale non è stata mai in grado di trovare soluzioni concrete ai problemi che affliggono il Molise. Le ricette adottate in questi anni hanno prodotto scompensi economici, sociali e ambientali drammatici. Ma poiché in politica il vuoto di idee non è consentito, ecco lo spazio di azione che si apre al Movimento 5 Stelle.
Il Movimento in Molise dovrà scardinare la cd. “democrazia senza popolo”, incentrata sulla figura del leader dalle mani libere e andare verso la “democrazia con e del popolo” dove le scelte politiche di un territorio siano condivise dai cittadini. In Molise occorrerà incidere sui privilegi non solo tra chi svolge incarichi pubblici. La classe politica molisana è incapace di intercettare i bisogni di chi aspira a una casa, una famiglia, un futuro. La burocrazia è ferma e stantia. Occorrerà un programma serio e attuabile per il quale dati i tempi stretti si è già in ritardo. Ecco se i presupposti su cui ragionare fossero questi sarei disponibile a dare una mano altrimenti continuerò a fare ciò che faccio da oltre 25 anni.
Voglio ribadire infine che ritengo indispensabile fare tesoro del lavoro fin qui svolto, in politica, come nella vita, è un bene discutere e confrontarsi ma è altrettanto utile e costruttivo saper ascoltare. Non cerco e non mi occorrono “poltrone” e “prebende” che non appartengono alla mia formazione culturale e politica. Mi fa piacere la proposta ma questo non significa che sia candidato in pectore. Prima il progetto e poi le persone ferme restando le regole che vigono nel Movimento 5 Stelle.
(Vincenzo Musacchio)-.