“Con convinzione sono iscritto e sostenitore della mozione di maggioranza nazionale e regionale del Partito democratico e resto nel Partito democratico. La mia appartenenza al Pd non si riduce al possesso di una tessera, ma nasce dall’essere con profonda convinzione membro della mozione che ha vinto le primarie indicando Matteo Renzi segretario nazionale. L’ho fatto candidandomi capolista, unico governatore in Italia ad assumersi la responsabilità di un referendum su se stesso perché anche questo è stato il significato delle primarie di allora: in Molise il tema era Frattura sì, Frattura no. Quelle primarie le abbiamo stravinte, abbiamo vinto con la mozione che faceva capo a Micaela Fanelli il congresso regionale del Pd, quindi capisco i continui mal di pancia di qualche rappresentante della minoranza del partito.
Oggi, certo, provo una particolare emozione nel vedere “il Molise di tutti” trasformarsi in un’associazione politico-culturale aperta a tutti. È un’emozione per il percorso compiuto da un’associazione nata in una competizione che ci vedeva sicuramente perdenti, sulla quale pochi avrebbero scommesso quando l’abbiamo proposta e con la quale siamo riusciti a pareggiare il primo risultato elettorale, a stravincere nelle ultime elezioni doppiando il competitor artefice del disastro e del dissesto finanziario sociale e politico di questa regione e a portare il centrosinistra al governo. La soddisfazione è davvero. E lo è non certo perché io abbia alcuna ambizione diversa dal ruolo che i cittadini molisani mi hanno dato la possibilità di rivestire: la mia presenza qui è per fare un in bocca al lupo sincero, sentito, convinto a questa associazione politico-culturale. Io mi sono candidato per fare il presidente della Regione e non ho nessuna intenzione di fare altro.
Voglio solo arrivare a fine mandato cercando di raggiungere e realizzare gli obiettivi indicati nel nostro programma di governo. E sulla base del raggiungimento e della realizzazione di questi obiettivi, valuteremo insieme, se ci saranno i presupposti, di riproporre il sottoscritto per un ruolo all’interno del centrosinistra. Ma sia chiaro le mie velleità politiche si fermano qui in Regione, visto che quello che stiamo provando a costruire insieme ci dà la carica e l’entusiasmo per andare avanti, al di là di qualche strumentale detrattore. La soddisfazione ci deriva dai fatti. Politicamente in Consiglio regionale continuerò a far parte del gruppo consiliare il “Molise di tutti” fino al giorno in cui gli ex consiglieri dell’Idv a Palazzo Moffa decideranno di aderirvi: a quel punto, come giusto che sia, chiederò al Pd di poter aderire al gruppo consiliare del Partito democratico.
Io devo un grazie ad Antonio Di Pietro per quello che siamo riusciti fare. Voglio ricordare che il giorno dopo le elezioni regionali del 2011, quando parlammo di un evidente errore nell’attribuzione del risultato elettorale, l’unico che subito si schierò al nostro fianco in prima persona fu Antonio Di Pietro. Dopo Di Pietro, devo dire la verità, anche l’allora segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani. E insieme, Bersani, Di Pietro e pochi di noi, perché tanti, compreso anche qualche ex alleato, erano nettamente contrari al ricorso, siamo riusciti, con determinazione, a ribaltare quel primo risultato elettorale. La stessa determinazione che ha caratterizzato la voglia di impegnarci per il nostro Molise portandoci alla guida della Regione, alla guida del capoluogo, alla guida della Provincia e del Comune di Isernia, al Comune di Termoli e mi auguro, a breve, anche alla guida di tutti i centri interessati dal rinnovo delle amministrazioni comunali”.
L’intervento del presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, questa mattina a Campobasso durante la conferenza stampa con Antonio Di Pietro per la presentazione dell’associazione politico-culturale “il Molise di tutti”.