“Il Molise con Renzi per cambiare il Paese”: è stata costituita con questa denominazione dall’onorevole molisana del Pd Laura Venittelli la struttura organizzativo-politica che darà sostegno concreto e consensi sul territorio nella battaglia del candidato Matteo Renzi alla leadership del Partito democratico.La sede del comitato è in via Gabriele Pepe numero 13 a Termoli ed è aperta a tutti coloro che abbiano l’obiettivo, sostenendo Renzi, di rafforzare il Pd e contribuirne ad allargarne i confini.Coordinatore del comitato “Il Molise con Renzi per cambiare il Paese” sarà proprio il parlamentare Laura Venittelli.”La sfida che ci attende l’8 dicembre va al di là di una semplice contesa per la guida di un partito, per la segreteria del Pd.
Sarà un passaggio chiave che segnerà sia il futuro del centrosinistra che del nostro Paese, che necessita più che mai un serio e profondo rinnovamento nella sua classe dirigente – sottolinea l’onorevole Venittelli – la politica deve tradurre i valori di libertà, uguaglianza e solidarietà in un linguaggio moderno, comprensibile e soprattutto che non esuli dalle istanze che provengono dalla società. Solo così si potrà riaccendere quella passione civile nei nostri concittadini, da considerare non, come fatto fino ad ora, come serbatoio esclusivo di voti e di tessere, ma come movimento popolare di grande e fattiva partecipazione.Per fare questo si deve avere il coraggio di cambiare e solo Matteo Renzi, in questa fase così delicata, ci sta indicando la strada, un percorso che intraprenderemo, anzi che abbiamo già intrapreso dallo scorso anno, con entusiasmo, convinzione e speranza”.Un’apertura verso la società tutta, anche grazie all’ausilio dei nuovi strumenti di comunicazione globale, ad esempio la pagina Facebook ‘Il Molise cambia con Renzi’.
“Noi renziani della prima ora sogniamo un partito a vocazione maggioritaria e aperto al contributo di tutti, dove gli elementi discriminanti saranno leggerezza, innovazione e merito, senza tralasciare il rigore nella difesa dei diritti civili e nella tutela dei più deboli. Il partito ‘ditta’ come conosciuto fin qui, ultra-strutturato e anacronistico deve andare in pensione e senza compensazioni di sorta per i suoi storici fautori. Non ci piace nemmeno il partito ‘lago’, chiuso nel suo immobilismo, ma da Termoli lanciamo l’idea del partito ‘mare’, vivo, che attrae e non respinge. Al bando ideologie e settarismo, basta con i pregiudizi. Vogliamo una politica appassionata, che saldi i diritti ai doveri e punti allo sviluppo economico per dare a tutti le stesse opportunità”.