L’allarme che lanciai circa tre anni fa, quasi in solitaria, trova oggi tristemente conferma nella sciagura che vorrebbe il Molise cancellato dalla cartina geografica. Fa piacere notare come in queste ore, anche il presidente dell’Associazione Magistrati del Molise, dott. Enzo Di Giacomo, sia perfettamente sulla scia delle parole che più e più volte ho avuto modo di rivolgere all’opinione pubblica in questi anni e che, da alcuni giorni, ho rilanciato con forza grazie anche a numerosi cittadini ed al coinvolgimento di parlamentari e di alcuni rappresentanti regionali. Il magistrato ha trovato l’occasione giusta per lanciare l’ennesimo allarme e grido di aiuto, in quanto anche la Corte d’Appello di Campobasso sarebbe sul binario preferenziale dell’accorpamento a quelle di altre regioni. Sarebbe gioco facile schernirmi, per me che costantemente ho l’occasione di criticare l’operato di certa magistratura, ritenendo però di non essere uno sciocco, come purtroppo diversi altri soggetti, rimango dell’idea che le istituzioni e tutto ciò da noi conquistato vadano difese fino allo stremo. Da cittadino e da molisano resto dell’idea che quanto più le istituzioni sono capillari sul territorio, tanto più abbiamo la possibilità di fruire di esse e di (perché no?) confrontarci nel modo più duro e democratico possibile. La cancellazione di qualsivoglia rappresentanza pubblica, obbligherebbe i cittadini a viaggi della speranza senza garanzie e certezze. I costi graverebbero ancor più e tanto per cambiare sulle fasce più deboli e, nel caso di specie, trattandosi di giustizia, tra rinvii, ritardi, mancate convocazioni e diavolerie simili, saremmo costretti a fare prestiti solo per garantirci la presenza in aule giudiziarie in città lontane dai nostri confini. Nel manifestare la mia solidarietà al presidente Di Giacomo, ribadisco con forza l’impegno a sostenere la lotta per la difesa dei presidi sui territori provinciali e regionali e rilancio l’invito ad unirci per far sì che questa nostra amata terra conservi la sua autonomia, a prescindere dalla logica che ci vedrebbe penalizzati da un esiguo numero di abitanti. Un numero tanto esiguo quanto fiero, terra il Molise, fatta di orgoglio e di radici, di uomini e donne che nell’arco della storia hanno saputo dare il loro contributo di lotte per l’ottenimento del rispetto dovuto, terra anche amara e triste, luogo di terremoti e di pochezze umane, che hanno insegnato ancor più a stare insieme, a proteggersi anche contro un potere politico spesso non all’altezza del proprio mandato. E se siamo stati capaci di sopportare e combattere tutto ciò, si può star certi che ancora la storia presente e futura saprà parlare di noi, di coloro i quali, contro ogni assurda logica di bugiarda revisione della spesa, furono capaci di far rispettare i loro confini e la loro storia!
Emilio Izzo