“E’ un atto doveroso al sacrificio dei 171 cittadini italiani e 87 molisani scomparsi, il ricordo di quel drammatico 6 dicembre del 1907, giorno in cui a Monongah, in una miniera di carbone del West Virginia, si consumava la più grande tragedia mineraria che la storia dell’emigrazione italiana abbia conosciuto: una terribile esplosione che provocò nel complesso 362 vittime.
Una tragedia che come molisani abbiamo vissuto sulla nostra pelle e di cui il trascorrere del tempo non ha smorzato il dolore, né il triste ricordo. Un dolore che oggi prepotentemente riaffiora ogni qualvolta si ripropongono sciagure legate alla sicurezza sul lavoro e ai tristi fenomeni dell’emigrazione e dell’immigrazione che ci vedono nuovamente ed intensamente coinvolti.
Un dolore che ci accomuna e che ci rammarica, ma dal quale possiamo ancora imparare tanto.
Il dramma di Monongah, infatti, deve farci riflettere ogni giorno sulle enormi conquiste ottenute da allora per restituire ai lavoratori la dignità e misure di sicurezza adeguate, diritti inalienabili di ogni persona, ma deve farci interrogare ancora e costantemente sugli sforzi che si possono ancora compiere per rafforzare tali tutele, purtroppo, in alcuni casi, ancora spesso negate. La sicurezza sul lavoro è ancora un traguardo a cui una società che vuol definirsi avanzata deve lavorare con responsabilità, determinazione e coraggio delle scelte”.
Il messaggio del Presidente Niro in occasione dell’anniversario della tragedia di Monongah
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