Antonio Carlone e Giacomo Lombardi, rispettivamente sindaci di Campochiaro e Roccamandolfi, entrambi attualmente ricandidati, intervengono nel dibattito politico per sostenere la candidatura alla carica di Sindaco di Bojano di Massimo Romano. Un appello, il loro, che parte da una riflessione anzitutto istituzionale, non soltanto politica, riferita all’intera area del Matese.
“Nel pieno rispetto dell’autonomia della comunità bojanese chiamata, come le nostre, alle urne nelle prossime elezioni di giugno, esprimiamo l’auspicio che le prossime elezioni consegnino al capoluogo matesino un nuovo sindaco e una nuova amministrazione, che lavorino ad aggregare tutto il territorio in una logica di sviluppo locale nel segno della condivisione e partecipazione. Occorre uno sforzo di coesione – tra enti e comunità – anzitutto istituzionale, sia per la gestione più efficace dei servizi pubblici che ormai dovranno essere erogati in forma associata tra comuni, sia politica, lavorando in una logica di programmazione unitaria delle migliori strategie di crescita economica e sociale. Negli anni i rapporti tra Bojano e gli altri comuni sono stati caratterizzati più da logiche divisive che non unitarie, con la conseguenza che il Matese è diventata sempre più marginale nei circuiti della decisione pubblica: per superare questo isolazionismo, occorre lavorare in sintonia, senza inutili manie o smanie di grandezza e sapendo anche rinunciare a coltivare sempre e solo il proprio orticello, mettendo a sistema ed in rete ciò che abbiamo: dalla natura alla cultura, dai servizi ai beni comuni, a partire dall’acqua. Le conseguenze sociali delle scelte di politica economica regionali hanno prodotto gravissime conseguenze per l’intera area: la chiusura della Gam ha determinato una continua emigrazione dei nostri ragazzi in fuga dall’assenza di lavoro e di prospettive, nonché un generale impoverimento del tessuto economico locale.
Per questo, nel pieno rispetto dell’autonomia dei bojanesi, sosteniamo la candidatura a Sindaco di Massimo Romano, la cui esperienza istituzionale può rappresentare per Bojano una leva importante per agganciare importanti asset di sviluppo, nonché un esponente politico che ha già dimostrato di non essere attaccato alla poltrona, con cui pianificare una strategia comune e condivisa con le rispettive comunità per restituire al Matese un ruolo centrale nell’assetto istituzionale e politico regionale”.