Si è svolta sul litorale di Petacciato Marina la 24^ edizione de “IL MARE D’INVERNO”, l’iniziativa di tutela ambientale promossa da FARE VERDE che ha coinvolto tantissimi volontari e associazioni, tra le quali l’associazione Ambiente Basso Molise ed il Comitato art.21 di Petacciato, impegnati nella raccolta di rifiuti abbandonati sulla spiaggia cha va dal lido di Petacciato verso Nord, nei pressi del torrente Tecchio, un Sito di Interesse Comunitario di particolare pregio naturale e paesaggistico. Punto di ritrovo e partenza è stato il Centro di Educazione Ambientale, messo a disposizione dagli operatori del progetto Life Maestrale, dove si è provveduto a fornire istruzioni sulla raccolta oltre che presentare la manifestazione ed effettuare l’inquadramento naturalistico del sito.
Come ogni anno plastica e polistirolo dominano la scena e la fanno da padrona nel censimento dei rifiuti raccolti. Quasi cento i sacconi riempiti, per circa una tonnellata di rifiuti prelevati dalla spiaggia e dalle dune e per i quali non è stato sufficiente un intero rimorchio e la benna del trattore messo a disposizione dal Vivaio Forestale locale.
Migliaia di bottiglie di acqua e bibite, flaconi, taniche, dispenser, accendini, lattine, ogni sorta di oggetto “usa e getta”, boe, resti oramai irriconoscibili di sdraio, lettini ed ombrelloni, buste e teli di plastica difficilmente recuperabili perché rese friabili dal tempo e dalle intemperie; sulla spiaggia invernale, tra il materiale che il mare ci restituisce, c’è davvero di tutto.
Nascosto tra le dune, inoltre, anche un’ alcova naturale di rami e tronchi, probabilmente utilizzata per incontri al riparo da occhi indiscreti, trasformato nel tempo in una vera e propria discarica a cielo aperto e che, nonostante il robusto intervento dei volontari, necessita ancora di una bonifica radicale da parte dell’amministrazione.
Ma quello che continua a sorprendere, è l’impressionante presenza di materiale di scarto del commercio ittico: cassette di polistirolo, comunemente utilizzate per il trasporto e la vendita del pesce, e migliaia e migliaia di “reste”, le micidiali reti di plastica utilizzate per l’allevamento delle cozze, chiaramente gettate a mare senza alcuno scrupolo dopo l’uso, dagli operatori del settore.
Non sono evidentemente serviti gli appelli e le numerose denunce fatte negli anni scorsi da Fare Verde e da Ambiente Basso Molise, per segnalare il fenomeno alle autorità preposte affinché si adottassero maggiori controlli finalizzati all’individuazione dei responsabili.
La sconcertante presenza dei rifiuti, plastica e polistirolo in particolare, non può passare inosservata o sottovalutata: il delicato equilibrio dell’ecosistema marino e dunale risente facilmente di tale invadente presenza capace di compromettere i naturali habitat per molte specie floristiche e faunistiche, sia terrestri che marine, peraltro già duramente minacciate dagli effetti delle intense attività di ricerca ed estrazione petrolifera a mare.
I rifiuti non nascono per caso ma sono il prodotto delle nostre azioni quotidiane: Fare Verde, a seguito di queste manifestazioni, invita i cittadini a riflettere su un rapporto più sostenibile con l’ambiente attraverso l’adozione di stili di vita meno spreconi e consumistici. Agli amministratori ed ai governanti invece, l’invito ad adottare ogni utile provvedimento finalizzato alla riduzione a monte della produzione dei rifiuti ed all’incremento di ogni forma di riutilizzo, recupero e riciclaggio.