Il libro Domenico D’Adderio, u’ fotografe, dedicato al fotografo attivo a San Martino in Pensilis per circa 60 anni, dalla fine degli ’20 del Novecento fino alla fine degli anni ’80, è entrato a far parte del fondo bibliografico del Ferrania Film Museum riservato ai fotografi che hanno dedicato un’intera vita professionale alla documentazione e conservazione delle memorie dei territori e delle comunità.
Anna e Daniela, due sorelle americane in visita al museo, hanno fatto da madrine nella cerimonia di consegna del volume al Ferrania Film Museum.
Domenico D’Adderio, negli anni ’60, fece visita allo stabilimento Ferrania Cappelli di Cairo Montenotte (SV) e per la sua attività di fotografo ha utilizzato proprio quei materiali. Si tratta principalmente di lastre e pellicole che sono state recuperate e valorizzate da Emiliano Di Tata, presidente dell’associazione Centro della Fotografia Domenico D’Adderio, a cui la famiglia del fotografo ha affidato l’immenso archivio storico.
Di Tata, nella sua attività di recupero delle immagini, ha avviato da tempo una relazione con il Ferrania Film Museum, finalizzata alla piena valorizzazione della figura di Domenico D’Adderio.
“Abbiamo deciso di inviare una copia del libro al Ferrania Film Museum perché, oltre al doveroso omaggio alla memoria di “Domenicuccio”, è il luogo più adatto per dare risalto all’opera di chi, con il suo lavoro, ha creato la memoria di un’intera comunità – dichiara Emiliano Di Tata, curatore del volume – Siamo grati alla direzione del museo per aver esposto un’opera che resterà a disposizione di tutti gli appassionati di fotografia e storia locale. In questo luogo speciale ora c’è anche un pezzo di storia di San Martino in Pensilis e del Molise”.
Il libro, edito da Volturnia Edizioni di Isernia, è articolato in diversi capitoli che ripercorrono l’attività di Domenico D’Adderio tra gli anni ’30 e gli anni ’60 del secolo scorso. Con i suoi scatti ha documentato la trasformazione di San Martino in Pensilis e l’evoluzione della sua società.
Nel volume sono presenti diverse testimonianze di carattere storico e ricordi personali di appassionati di storia locale, fotografi, giornalisti e familiari di Domenico D’Adderio.