Il cosiddetto decreto sicurezza bis è stato approvato il 15 giugno dal consiglio dei ministri ed è attualmente in discussione al parlamento. Questo nuovo provvedimento mira soprattutto a limitare e criminalizzare le attività di soccorso in mare, imponendo pesanti sanzioni per i soccorritori e affidando al ministero dell’interno l’autorità di impedire l’ingresso alle imbarcazioni nei porti italiani.
Nella seconda parte del decreto si introducono invece nuovi provvedimenti riguardanti la sicurezza e l’ordine pubblico, con specifiche norme sulle manifestazioni di piazza.
Il decreto mostra numerose criticità, già evidenziate da diversi esperti. Trasforma la solidarietà in reato e rischia di limitare fortemente il diritto al dissenso. Inoltre, finora in parlamento sono stati proposti ulteriori emendamenti peggiorativi.
Ma la storia dei “decreti sicurezza” è molto lunga in Italia e inizia ben prima di Salvini e del governo gialloverde. Una tradizione che ha accomunato governi di destra e di centrosinistra che offre risposte unicamente securitarie a problemi sociali.
Ci incontreremo per discutere del decreto sicurezza bis e della logica che gli sta dietro. Ne parliamo con:Italo Di Sabato, Osservatorio Repressione
Claudio Di Pietro, avvocato Associazione Studi Giuridici Immigrazione
e al telefono con una portavoce di Mediterranea Saving Humans
Martedì 23 luglio alle 18.30
La città invisibile, Piazza Olimpia 1