Il Consiglio regionale, presieduto dal Presidente Vincenzo Cotugno, nella seduta di martedì 11 luglio approvato il Piano Energetico Ambientale della Regione Molise (PEARM).
Il Piano, varato dalla Giunta regionale, aveva già visto l’esito positivo dalla procedura VAS. L’Assemblea, prima di iniziare la discussione generale sull’argomento, ha respinto a maggioranza una pregiudiziale del Consigliere Petraroia volta alla sospensione della trattazione dell’argomento in attesa di reperire dati più aggiornati sulla situazione di consumo e di produzione energetica regionale.
Dopo l’illustrazione degli obiettivi e delle strategie del Piano da parte del Relatore, il Presidente della III Commissione Ciocca, si è aperto quindi il dibattito generale che ha visto confrontarsi, con posizioni e motivazioni differenti, vari Consiglieri, Petraroia, Niro, Iorio, Scarabeo, Fusco Perrella, Federico, Ioffredi, l’Assessore Facciolla e il Presidente Frattura.
“Il Piano Energetico Ambientale della Regione Molise –come ha spiegato il Relatore Ciocca- è strumento di programmazione strategica nel quale vengono definite le modalità per rispettare gli impegni comunitari al 2020, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili, e con la nuova Programmazione comunitaria 2014-2020. La pianificazione energetica e ambientale è costituita dal Piano energetico approvato dalla Giunta che, integrato con la VAS, contiene quindi le previsioni per un periodo quinquennale, e può essere comunque aggiornato anche con frequenza
annuale”.
“Il PEARM –è stato ancora detto- si contraddistingue per sicurezza, fonti energetiche pulite e livelli occupazionali che ne fanno un esempio di come si possa avere un nuovo modello energetico ed un’economia a bassa emissione di carbonio. La visione verso la quale s’intende orientare lo sviluppo del sistema energetico è quella di una comunità che si pone il problema di capire quanta e di che tipo di energia ha bisogno. Quindi, di ottimizzare l’uso delle proprie risorse energetiche, salvaguardando e valorizzando nel contempo l’ambiente, il patrimonio culturale e paesaggistico,
l’uso del territorio sia per le produzioni di eccellenza sia per gli altri usi alternativi a quelli energetici”.
Nel Piano vengono dunque innanzitutto determinati i fabbisogni energetici del territorio e le linee di azione per l’energia. Sono poi rilevate le modalità di raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico e di copertura da fonti energetiche rinnovabili sul consumo finale a lordo di energia.
Infine sono indicate linee di ricerca applicata nel settore delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Su tali basi il PEARM, quindi, si prefigge 4 obbiettivi strategici principali da realizzarsi attraverso varie azioni a medio e lungo termine:
· Ridurre i consumi energetici;
· sviluppare fonti energetiche rinnovabili;
· aumentare l’efficienza energetica;
· ridurre l’emissioni di CO2.
3 invece sono le linee strategiche sulle quali ci si intende muovere per raggiungere gli obbiettivi prefissi:
1) il ruolo primario degli interventi di efficienza;
2) lo sviluppo di impianti utilizzanti fonti di energia rinnovabile secondo i principi della micro-generazione e degli smart energy systems;
3) la valorizzazione dell’agricoltura secondo le linee individuate nel Piano agroenergetico.
Le caratteristiche innovative di questo modello energetico –è stato infine sottolineato – sono riassumibili :
– in una centralità del cittadino (visto come produttore-consumatore che deve essere informato in modo trasparente e tutelato nelle modalità nel nuovo modello energetico, fondato sulla generazione distribuita dall’energia e sulla coerente penetrazione di tutte le fonti di energia rinnovabile);
-in un importante ruolo del territorio (tutela del paesaggio rispetto dei vincoli territoriali, uso compatibile e equalizzazione delle risorse, il carattere fortemente territoriale della scelta energetica privilegia e valorizza l’identità locale e la sua tutela); -una rinnovata coerenza con interventi infrastrutturali strategici per lo sviluppo regionale (le reti, i processi di accumulo, la generazione locale dell’energia).
Al termine della discussione il provvedimento è stato approvato a maggioranza dei presenti in Aula, con i voti contrari dei Consiglieri Petraroia, Niro, Federico e Manzo.
All’inizio della seduta il Consiglio, come primo punto all’Ordine del Giorno, aveva eletto Leontina Lanciano Garante Regionale dei Diritti della Persona. Hanno dichiarato, con diverse motivazioni, di non partecipare al voto i Consiglieri Niro, Federico e Manzo. Mentre ha annunciato di votare scheda bianca il Consigliere Petraroia.