Mentre sono in autorizzazione centinaia di progetti per disseminare, senza alcun criterio, su tutto il territorio tantissimi detrattori ambientali tra cui pale eoliche che superano cento metri ed elettrodotti in altissima tensione 220 – 380 kV con sostegni alti oltre i 70 metri, vengono pubblicate le Mappe di Sensibilità per l’avifauna frutto di una sinergia tra le organizzazioni: BirdLife International; LIPU; Otop; Ispra e tanti altri professionisti.
Le suddette mappe offrono una guida dettagliata per identificare le aree più adatte per lo sviluppo degli impianti ad elevato impatto ambientale e paesaggistico quali parchi eolici e linee elettriche in altissima tensione tenendo conto della protezione delle specie di uccelli a rischio di estinzione che volano a bassa quota o che si trovano lungo le rotte migratorie.
Dall’esame delle Mappe di Sensibilità per l’avifauna emerge che nel Basso Molise rientrano:
in zona a Rischio Molto Elevato, campite in rosso, n. 22 Comuni: PETACCIATO (CB); TERMOLI (CB); CAMPOMARINO (CB); PORTOCANNONE (CB); GUGLIONESI (CB); MONTECILFONE (CB); PALATA (CB); ACQUAVIVA COLLECROCE (CB); LARINO (CB); MONTORIO NEI FRENTALI (CB); MONTELONGO (CB); CASACALENDA (CB); PROVVIDENTI (CB); MORRONE DEL SANNIO (CB); GUARDIALFIERA (CB); LUCITO (CB); CASTELBOTTACCIO (CB); CIVITACAMPOMARANO (CB); CASTELMAURO (CB); SAN FELICE DEL MOLISE (CB); MONTEMITRO (CB) e MONTEFALCONE DEL SANNIO;
in zona a Rischio Moderato, campite in giallo, n. 3 Comuni: ROCCAVIVARA (CB); URURI (CB) e ROTELLO (CB);
in zona a Rischio Basso, campite in verde, n. 6 Comuni: SAN MARTINO IN PENSILIS (CB); SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI (CB); MONTENERO DI BISACCIA (CB); MAFALDA (CB); TAVENNA (CB) e SANTA CROCE DI MAGLIANO.
Per il Rischio Basso (Verde) -> Si ritiene che lo sviluppo dei suddetti impianti comporti un basso rischio per le popolazioni di uccelli. Tuttavia, è necessaria una valutazione completa a livello di sito (inclusi gli impatti cumulativi) per confermare l’assenza di rischi significativi, fermo restando la necessità di considerare le necessarie misure di mitigazione e di compensazione.
Per il Rischio Moderato (Giallo) -> Si ritiene che lo sviluppo dei suddetti impianti comporti un moderato rischio per le popolazioni di uccelli. Tuttavia, è necessaria una valutazione completa a livello di sito (inclusi gli impatti cumulativi) per confermare questo livello di rischio, fermo restando la necessità di considerare le necessarie misure di mitigazione e di compensazione.
Per il Rischio Elevato (Arancione) -> Si ritiene che lo sviluppo dei suddetti impianti comporti un rischio elevato per le popolazioni di uccelli. Si rende necessaria una valutazione completa a livello di sito (inclusi gli impatti cumulativi) per confermare questo livello di rischio, pur a fronte del fatto che le aree ad elevato rischio, richiederebbero sicuramente importanti misure di mitigazione e, con grande probabilità, risulteranno comunque inadatte allo sviluppo.
Per il Rischio Molto elevato (Rosso) -> Si ritiene che lo sviluppo dei suddetti impianti comporti un rischio molto elevato per le popolazioni di uccelli. Le aree ad alto rischio vanno considerate no go areas, cioè aree interdette allo sviluppo di impianti eolici.
Se mai qualcuno avesse ancora qualche dubbio, dall’esame delle Mappe di Sensibilità emerge e si conferma, come già rilevato con l’analisi delle criticità ambientali e paesistiche indotte dall’elettrodotto GISSI – LARINO – FOGGIA di Terna S.p.A. https://www.comune.guglionesi.cb.it/zf/index.php/trasparenza/index/index/categoria/135 del 2023, che la suddetta linea in altissima tensione, sul territorio del Comune di GUGLIONESI (CB), ricadendo interamente in zona rossa, no go areas, area vietata, a tutela dell’ambiente, dell’ecosistema, del paesaggio e dei beni e siti a valenza storico-documentaria ed etnografica, oggettivamente, non può essere autorizzata.
Dall’esame delle Mappe di Sensibilità emerge inoltre che sul territorio di GUGLIONESI (CB) più di 15 aerogeneratori (pale eoliche), in fase di autorizzazione presso la Regione Molise e/o il MASE, ricadono, anch’esse, in zona rossa, no go areas, area vietata, pertanto a tutela dell’ambiente, dell’ecosistema, del paesaggio e dei beni e siti a valenza storico-documentaria ed etnografica, risulta oggettivamente dimostrato che la loro installazione non può essere autorizzata.
A questo punto, considerato quello che purtroppo accade sul territorio, è lecito chiedersi “Le suddette Mappe di Sensibilità vengono considerate da chi si occupa di pianificazione territoriale e/o da chi è preposto ad autorizzare i suddetti detrattori ambientali? Ai posteri l’ardua sentenza”.
Antonio DI PASQUALE