Da uno studio Coldiretti/Ixè sul turismo in Italia emerge che la maggioranza dei 39 milioni di italiani in viaggio per vacanze, quest’estate, ha scelto di alloggiare in case di proprietà, di parenti e amici o in affitto.
Il cibo rappresenta per un italiano su cinque (19%) la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per il 53% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza e il 5% dichiara di non prenderlo per niente in esame.
Il 72% dei vacanzieri punta sui prodotti della cucina locale mentre il 17% ricerca, anche in villeggiatura, i sapori di casa propria, il resto si affida alla cucina internazionale.
il cibo è diventata la voce principale del budget delle famiglie in vacanza, con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie, agriturismi, cibo di strada o specialità enogastronomiche per un importo complessivo stimato in circa 30 miliardi all’anno.
La spesa per il cibo supera abbondantemente quella per l’alloggio, pari a 24 miliardi, per souvenir di abbigliamento e artigianato 19 miliardi e spese per trasporti ,mentre le attività culturali, ricreative e di intrattenimento sfiorano i 9 miliardi.
La spesa turistica negli ultimi dieci anni ha avuto una vera esplosione per la tavola che è aumentata del 40% dal 2008 ad oggi nonostante gli anni di crisi che hanno colpito l’economia.
L’enogastronomia vince anche sui i souvenir con il 42% dei turisti che sceglie un prodotto tipico da riportare a casa o regalare a parenti e amici come ricordo della propria villeggiatura.
Tra le specialità più acquistate vince il vino, davanti a formaggi, salumi e olio extravergine d’oliva, un fenomeno che vale ormai circa 3 miliardi di euro, la ricerca dei prodotti tipici è diventato un ingrediente irrinunciabile delle vacanze, in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare: sull’agricoltura più green d’Europa con 297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario, 415 vini Doc/Docg, il biologico con oltre 60mila aziende agricole, sulla decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (ogm), su 23mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, su 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e su numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino. Bene anche il “ricordo virtuale” con quasi un vacanziere su due (49%) che scatta food selfie per immortale i cibi che ha mangiato.
Alfredo Magnifico