Ieri sera noi consiglieri regionali di centrodestra abbiamo deciso di abbandonare l’aula e lasciare che il governo approvasse, in perfetta solitudine, la legge finanziaria. Una decisione maturata nel contesto di svilimento politico che questo centrosinistra ha deciso di attribuire all’istituzione regionale. Siamo convinti che regolare la politica economica del Molise per il prossimo triennio attraverso misure di finanza pubblica e di politica di bilancio vuol dire coinvolgere tutti gli attori: dalle parti sociali alle opposizioni. Prendiamo atto invece che, la ritrovata unità dei vertici locali del Partito Democratico attorno ad un progetto di Sanità dopo averla indotta in uno stato comatoso, induce il governo regionale a prove muscolari che sviliscono il dibattito politico riducendo, anche un momento importante come l’approvazione della legge finanziaria, ad una semplice pratica burocratica.
Credo che questo Partito Democratico e questo centrosinistra, con i suoi esponenti di governo, stiano dimostrando ai molisani l’assoluta mancanza di rispetto verso qualunque forma democratica. Perché “democrazia non è solamente la possibilità e il diritto di esprimere la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione venga presa in considerazione da parte del potere, la possibilità per ciascuno di avere una parte reale nelle decisioni”. Il centrodestra, visto l’ingiustificato atteggiamento della maggioranza di approvare il Bilancio e la Legge Finanziaria con procedure di urgenza, liquidando la programmazione triennale di una Regione un pochi minuti, ha deciso di rivolgersi agli organismi di diritto amministrativo perché venga valutato da terzi se, nella massima istituzione regionale, sono rispettate le regole procedurali dei lavori dell’Assemblea elettiva.
Da un punto di vista politico valuteremo le scelte operate durante la notte e le rappresenteremo all’opinione pubblica con le nostre analisi e controproposte.
Michele Iorio