L’arcivescovo di Campobasso – Bojano, S.E. mons. GianCarlo Bregantini sempre in ascolto delle necessità della nostra terra, presta una particolare attenzione al caso dei 21 pazienti molisani della Fisiomedica di Toro.
“Esprimo un profondo rammarico per la decisione di affidare questi 21 pazienti molisani alla sola assistenza sociale, anziché alla Assistenza sanitaria della ASREM.Analizzando ogni cosa, esprimo la mia non condivisione netta, nell’etica cristiana, della valutazione data al caso. Non è infatti condividisile la tesi che chi non è migliorabile, va abbandonato dalla struttura sanitaria, per lasciarlo alle sole famiglie, spesso precarie per anzianità dei familiari o per povertà sociale.
Per questo, invito la ASREM a dialogare con le istituzioni regionali, per una più allargata partecipazione dei costi sociali, che consentano di garantire quell’assistenza sanitaria a cui questi pazienti hanno bisogno e diritto. Si tenga infatti conto che questi pazienti sono insieme ormai da oltre 20 anni e sono tra di loro come fratelli e sorelle. Non va poi sottovalutato che i pazienti ivi ricoverati, provenienti da altre regioni limitrofe, continuano a ricevere regolare Assistenza sanitari dalle rispettive ASL. Infine, invito fortemente la stessa struttura di Toro a farsi sempre più aperta alla società esterna, in un dialogo di reciprocità sociale, perché questi malati diventino crescita etica per tutti, favorendo così il miglioramento anche strutturale della loro assistenza nella Fisiomedica”.
Il caso dei 21 pazienti della Fisiomedica di Toro, interviene Monsignor Bregantini
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