Miglior sceneggiatura per lungometraggio a Luca Mastrogiovanni con “Lòcch”. Ad Enrico Maria Riccobene il Premio CORTO86 con “Sulla Sabbia”. Assegnate le Borse di formazione Mattador e Dolly. A tutti i vincitori è stato consegnato il Premio d’Artista 2018 realizzato dall’artista belga Hans Op de Beeck.
Il cinema italiano si arricchisce anche quest’anno di una nuova squadra di giovani e promettenti talenti. Sono stati consegnati martedì 17 luglio nella splendida cornice del Gran Teatro La Fenice di Venezia i riconoscimenti del 9° Premio Internazionale per la Sceneggiatura MATTADOR dedicato a Matteo Caenazzo, Concorso di scrittura per il cinema rivolto a giovani sceneggiatori dai 16 ai 30 anni. La Giuria 2018 composta da Mirko Locatelli, regista, sceneggiatore e produttore di Strani Film, presidente, Marina Zangirolami Mazzacurati, organizzazione didattica del Master in Sceneggiatura Carlo Mazzacurati dell’Università di Padova, Giampiero Rigosi, romanziere, sceneggiatore e direttore didattico di Bottega Finzioni di Bologna, Andrea Sperandio, sviluppo progetti Lucky Red, Lorenzo Mattotti, fumettista e illustratore, in Giuria in particolare per i lavori della sezione Dolly, ha assegnato i premi dopo un’attenta valutazione di una rosa di elaborati selezionati dai Lettori tra i 231 pervenuti.
«Raccontare storie è il tentativo disperato dell’uomo di ripetere la propria vita infinite volte, di affermare e fissare nel tempo un numero infinito di vite ipotetiche capaci di diventare fonte d’ispirazione per gli altri. Senza la scrittura, il disegno, il teatro, il cinema, non esisterebbe la testimonianza – ha dichiarato Mirko Locatelli – chi ha la capacità di raccontare dev’essere sostenuto e il Premio Mattador ha questo grande pregio; questi giovani sceneggiatori sono i nostri testimoni, i traghettatori della memoria, senza di loro ogni singola esistenza si vanificherebbe senza lasciare traccia del proprio passaggio».
I premi assegnati:
Migliore Sceneggiatura per Lungometraggio
“Lòcch” di Luca Mastrogiovanni, 26 anni, di Campobasso
Ambientato a Milano nel 1982, è il racconto di una generazione imprigionata in uno scontro tra razze urbane che vede protagonisti dei ragazzi alla costante ricerca della propria identità tra amore, droga, AIDS e omosessualità. Un coming of age duro, sporco ma pieno di verità.
Migliore Sceneggiatura per Cortometraggio CORTO86
“Sulla Sabbia” di Enrico Maria Riccobene, 25 anni, di San Giovanni Lapunta (Catania)
Riflessione acuta sul rapporto tra la tecnologia e l’essere umano. Siamo nel 2036: una tempesta elettrica ha sconvolto il mondo, l’intera umanità non ha alcuna memoria del passato. Un ragazzo e una ragazza ritrovano sulla spiaggia un oggetto protagonista dei nostri tempi che per loro non ha alcun significato.
Borsa di formazione Mattador per il Miglior Soggetto
“Cagnudei” di Alessandro Padovani, 25 anni, di Pedavena (Belluno);
“È tutta colpa nostra” di Mary Stella Brugiati, 29 anni, di Jesi (Ancona)
e Alessandro Bosi, 27 anni, di Lugo (Ravenna)
“Cagnudei” è la storia di due fratelli che sopravvivono al disastro del Vajont del 1963 e dopo il passaggio dell’onda, si trovano a dover scegliere tra la memoria e l’oblio. “È tutta colpa nostra” racconta di un uomo e una donna che, proprio quando decidono di lasciarsi, si riscoprono complici, ma di un omicidio.
Borsa di formazione Dolly per la Migliore Storia raccontata per immagini
“Il muro” di Jacopo De Giuseppe, 20 anni, di Genova
Una storia semplice realizzata attraverso un ritratto convincente e spietato dell’uomo e del suo rapporto con i confini e i territori.
Menzione Speciale della Giuria per la Sceneggiatura per Lungometraggio
“Il poeta di varietà” di Francesco Alino Guerra, 25 anni, di Padova
Storia di un giovane musicista che vive nell’inganno tra un padre troppo ingombrante e il ricordo del fratello suicida. L’incontro con una giovane cantante di cui si innamora lo costringerà a fare i conti con la propria vita e il proprio talento.
Menzione Speciale della Giuria per Dolly “Illustrare il cinema”
“M.Ugo” di Gaia Petra Sana, 23 anni, di Treviglio (Bergamo)
Il tema della ricerca dell’identità attraverso gli occhi di un personaggio che, in continua trasformazione, sperimenta la possibilità di uscire dall’anonimato.
A tutti i vincitori è stato consegnato il Premio d’Artista Mattador 2018 ispirato al percorso artistico di Matteo. Per la Nona edizione si tratta della tiratura di stampe giclée in 30 esemplari dall’opera originale intitolata “Merry-go-round in the Snow”, realizzata con la tecnica dell’acquerello dal noto artista belga Hans Op de Beeck, grazie alla collaborazione con una delle più importanti gallerie di arte contemporanea a livello internazionale, la GALLERIA CONTINUA San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana. «Sono onorato dell’invito rivoltomi dal Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador di produrre il Premio d’Artista per l’Edizione 2018 – ha affermato Op de Beeck – in quanto artista impegnato nelle arti visive, nello spettacolo e nella cinematografia, sono consapevole dello straordinario significato che queste forme di riconoscimento rivestono per gli autori giovani – e meno giovani…».
Nomine e Premiazione sono avvenute nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia che ha ospitato la Cerimonia conclusiva, suggellando la Nona edizione del Premio Mattador dedicato a Matteo Caenazzo, giovane talento triestino, studente di cinema all’Università Ca’ Foscari di Venezia, scomparso prematuramente il 28 giugno 2009. La sua motivata determinazione e la sua contagiosa energia hanno posto il seme da cui si è sviluppata l’attività dell’Associazione MATTADOR, ideatrice del Concorso.
Alla Cerimonia, condotta dal presidente del Circolo della Stampa di Trieste, Pierluigi Sabatti alla presenza di tutti i componenti di giuria, hanno portato il loro saluto, Bruno Bertero, direttore marketing PromoTurismoFVG della Regione Friuli Venezia Giulia, Giovanni Damiani, presidente Fondazione Filantropica Ananian di Trieste, Ermelinda Damiano, presidente Consiglio Comunale del Comune di Venezia.
Sono intervenuti, Fabrizio Borin, direttore artistico Premio Mattador, Pietro Caenazzo, presidente Associazione Mattador, Andrea Rocco, direttore Genova Liguria Film Commission, Bernadette Weber, communication manager LAND, Gianluca Novel, location manager Friuli Venezia Giulia Film Commission, Riccardo Caldura, docente di Fenomenologia delle Arti contemporanee Accademia di Belle Arti di Venezia, Andrea Magnani, coordinatore Mattador Workshop, i tutor Maurizio Careddu e Vinicio Canton. A conclusione, l’attore Fulvio Falzarano ha letto alcuni brani tratti dalle sceneggiature premiate.
Il Premio MATTADOR si propone di far emergere e formare giovani talenti emergenti che scelgono di intraprendere un percorso professionale ed artistico nell’ambito della scrittura cinematografica. I vincitori sono premiati con somme in denaro, 5.000 euro alla migliore sceneggiatura e 1.500 euro al miglior soggetto, ma in particolare con qualificati percorsi di formazione dedicati allo sviluppo dei loro progetti che svolgono sotto la guida di tutor professionisti di livello nazionale ed internazionale. Sono i MATTADOR WORKSHOP che riuniscono: la Borsa di formazione MATTADOR sullo sviluppo dei soggetti, la Borsa di formazione DOLLY sullo sviluppo delle storie illustrate, il Progetto CORTO86 con la realizzazione del film tratto dalla sceneggiatura vincitrice di cui l’autore firma anche la regia.