Un anno, un anno esatto ci si é messo per ottenere il riconoscimento dell’area di crisi. Era il 7 agosto dell’anno passato quando il sindacato, le parti datoriali, i diversi soggetti sociali del Molise, la Regione e le autorità amministrative del territorio interessato sottoscrivevano un’intesa che molti ricorderanno: “il Molise che non si arrende”. In quell’occasione ognuno dei soggetti si impegnava in un percorso condiviso per il lavoro e per l’ottenimento di questo riconoscimento dell’area di crisi come volano per lo sviluppo di tutto il territorio.
Il più importante impegno allora assunto: rappresentare in ogni contesto i problemi locali ed evidenziare la necessità della dichiarazione dell’Area di crisi Bojano-Isernia-Venafro, impegnando i livelli nazionali di riferimento a farla propria ed a sostenerla nei confronti del Governo.
Il sindacato sa di avere fatto fino in fondo la propria parte in questa direzione ed il primo grazie va a Susanna Camusso, che fece propria questa rivendicazione in occasione della Marcia per il lavoro del 28 giugno 2014, alla dirigenza nazionale della Cisl ed a Carmelo Barbagallo, Segretario generale della UIL, che più volte è tornato sull’obiettivo. Proprio in questi minuti Barbagallo ha telefonato a Tecla Boccardo, leader della UIL Molisana, per compiacersi del risultato conseguito ed augurare buon lavoro per l’impegnativa stagione che ora si apre.
Inizia ora, infatti, la vera partita e la UIL ha chiari gli obiettivi: sviluppo vero, programmi operativi concreti per attirare investimenti e creare opportunità occupazionali; nessuna indulgenza alla politica assistenziale che per troppo tempo ha caratterizzato il nostro territorio; no alla creazione di inutili carrozzoni per gestire la fase di sviluppo economico in cui collocare vecchi arnesi dismessi dai partiti; mobilitazione continua di tutti i soggetti sociali per accompagnare e dare forza e sostegno ai momenti di confronto istituzionale a livello locale; immediata attivazione di una “cabina di regia regionale” che segua le procedure e gli approfondimenti in direzione dell’individuazione delle opportunità di sviluppo che il riconoscimento dell’area di crisi scatenerà; realizzazione di un rapporto corretto e di confronto aperto fra le parti datoriali, il Sindacato e le altre forze sociali per la promozione di politiche di sviluppo nell’interesse dell’intera collettività̀.
Gli obiettivi sono chiari ed il Sindacato è determinato a conseguirli. Quando in Molise c’è qualcuno che si mobilita, quando il Molise non si arrende, i risultati arrivano!
La proposta della UIL: proclamare il 7 agosto “La giornata dell’orgoglio molisano” e celebrarla ogni anno come si fa per ricordare i momenti gloriosi ed i successi che un popolo intero ottiene.
Il 7 agosto “Giornata dell’orgoglio molisano”. Uil, quando ci si mobilita i risultati arrivano
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