Il 24 e 25 novembre, nella sala convegni del CIFIV di Colleatterrato Alto a Teramo, si svolgono le giornate studio sulla Dermatite nodulare contagiosa, più nota con il nome inglese Lumpy Skin Disease, e sulla malattia della lingua blu, ovvero la Bluetongue.
La Lumpy Skin Disease è una malattia virale dei bovini che può causare ingenti danni economici per la grave debilitazione che determina negli animali colpiti, associata al calo di produzione lattea, infertilità, aborti e danni permanenti nelle pelli. La malattia, endemica in gran parte dell’Africa subsahariana, è stata segnalata per la prima volta al di fuori del continente africano nel 1989 in Israele. Da allora è stata segnalata in Medio Oriente fino alla notifica di focolai in Grecia nell’agosto del 2015 e alla diffusione nel 2016 in Bulgaria, Macedonia, Serbia, Kosovo, Albania e Montenegro. La Lumpy Skin Disease è una malattia transfrontaliera, che limita il commercio internazionale degli animali vivi e dei prodotti derivati, il cui controllo può avvenire soltanto attraverso strategie e interventi coordinati di cooperazione internazionale tra le autorità competenti. Alla luce di ciò l’IZS dell’Abruzzo e del Molise, il 24 novembre a partire dalle ore 14:00, ha promosso un momento di confronto scientifico per valutare la situazione attuale e la diffusione della malattia. L’incontro è arricchito dalla presenza del professore della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Pretoria (Sud Africa) Jacobus AW Coetzer, che terrà anche una breve relazione sulla Peste equina.
Dalle 9:30 del 25 novembre, sempre al CIFIV, si svolge la giornata studio sulla Bluetongue per fornire un aggiornamento tecnico-scientifico sulla situazione epidemiologica della malattia in Italia e in Europa, tenendo in considerazione la circolazione di nuovi ceppi virali e fenomeni di riassortimento genomico con i sierotipi classici. L’IZS dell’Abruzzo e del Molise è una delle massime autorità internazionali sulla malattia della lingua blu, nel 2005 è stato designato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE), “Laboratorio di Referenza per la Bluetongue” sotto la responsabilità del dott. Giovanni Savini, il direttore sanitario dell’IZSAM che aprirà i lavori della giornata studio. La Bluetongue è una malattia trasmessa da un piccolo insetto simile a un moscerino chiamato culicoide che colpisce gli ovini e i caprini provocandone spesso la morte. L’infezione interessa anche i bovini che in genere non si ammalano, ma possono fungere da fonte di infezione e quindi diffondere la malattia. Trattandosi di una patologia trasmessa da insetti e non potendo utilizzare massicce dosi di insetticidi nell’ambiente, la lotta alla Bluetongue si basa per lo più sul controllo della movimentazione degli animali (soprattutto bovini) e sulla loro vaccinazione.
L’IZSAM organizza la due giorni in qualità di Centro di Referenza Nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche degli animali (CESME). I Centri di Referenza sono strutture di eccellenza del Servizio Sanitario Nazionale, individuate e coordinate dal Ministero della Salute. Il CESME dell’IZS dell’Abruzzo e del Molise, sin dalla sua istituzione nel 1991, studia i rischi di introduzione o diffusione delle malattie esotiche nel territorio nazionale: tra i suoi compiti istituzionali ci sono l’esecuzione e la conferma della diagnosi della malattia e l’elaborazione dei piani di sorveglianza nazionali.
Le giornate studio sono accreditate ECM con l’attribuzione di 9 crediti formativi per le figure professionali del medico veterinario, chimico, biologo, farmacista e tecnico sanitario di laboratorio biomedico.
Il 24 e 25 novembre all’IZS di Teramo due giornate studio per fare il punto sulla diffusione delle malattie animali
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