Ia, Fontana (Regione Lombardia): “Grande risorsa, ma servono regole”

(Adnkronos) – “Credo ci sia in questo momento una grande collaborazione tra pubblico e privato per costruire le regole più opportune nell’usare in modo corretto queste risorse”. Sono queste le parole del governatore lombardo, Attilio Fontana, in apertura degli “Stati generali delle ingegnerie digitali – Costruendo il futuro tecnologico di Milano e del Paese”, organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano all'Acquario civico meneghino. “Siamo nel pieno della transizione digitale, che ogni giorno ci offre soluzioni diverse e sempre più utili per il nostro futuro”, ha proseguito Fontana. “Al tempo stesso ci sono problematiche che dobbiamo affrontare tempestivamente, come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dei computer quantistici. Sono tutti argomenti che fanno già parte delle realtà e per questo servono regolamentazioni, perché non possiamo permetterci che questi strumenti con capacità immensa possano avere un uso indiscriminato”.   Fontana prosegue: “Al tempo stesso, la strada è molto stretta e vedo anche il rischio che la regolamentazione possa togliere molta potenzialità a questi strumenti. Abbiamo già avuto modo di confrontarci con l’Authority in tempo di Covid per il tema della diffusione dei dati”, aggiunge il presidente di Regione Lombardia. “L’Europa ha dettato delle regole e si deve essere attenti a rispettarle, perché chi non le rispetta non possa avere dei vantaggi non accettabili”. Il governatore indica i campi di impiego dell’intelligenza artificiale e i vantaggi che può offrire: “Nella sanità, la gestione dell’intelligenza artificiale ci permette di fare campagne di prevenzione molto più utili che la cura, sulle patologie più gravi. Ma siamo anche sperimentatori a livello nazionale di telemedicina per la cura a distanza”, in un contesto in cui “c’è cronica mancanza di medici e infermieri”. Fontana chiude con altri due ambiti di intervento in cui l’intelligenza artificiale può rappresentare un grande vantaggio: “Il dissesto idrogeologico e la sicurezza”.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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