Crediamo che qualche precisazione sulle dichiarazioni del responsabile relazioni esterne della ditta ATM, rese alla stampa del 30/10/13, siano dovute. Innanzitutto, proprio perché i lavoratori stanno aprendo gli occhi sono in atto le proteste, perché, assicuriamo ancora una volta, non esiste alcuna congiura; probabilmente, è proprio la condotta dell’azienda a creare tante molteplici ragioni di contrasto. Per il resto, trascurando le sempre le irreali supposizioni e accusatorie esternazioni (sono le solite fantasie di chi evade le problematiche), ci basta mettere l’accento solo sulle affermazioni della stessa società, non abbiamo nemmeno bisogno di mostrare le singole prove documentali (le tabelle dei dati e i turni sia prima sia dopo le modifiche sono in nostro possesso e facilmente esibibili).
– Recupero di produttività – spulciando i dati nazionali fra costo del personale e km percorsi, gli autisti molisani non hanno rivali, evidentemente ciò non è a conoscenza della ditta; riportiamo alcuni dati regionali dell’anno 2011, dai quali si evince un costo per addetto di € 36.000 ed una percorrenza per addetto alla guida di km 49.887, solo l’Umbria ha migliori indici di produttività; la Basilicata un costo di € 39.400 e km 37.434, le Marche € 37.800 e km 33.306, l’Emilia € 45.100 e km 39.230, la media italiana € 42.300 e km 37.267.
– Agente unico – è vero c’è una sentenza del tribunale di Campobasso che nega tale competenza, noi potremmo citarne una di Cassazione che afferma l’opposto; in realtà, basterebbe leggere attentamente e correttamente il CCNL; Tempi di trasferimento- è vero che l’azienda ha riconosciuto tale periodo di lavoro e che il personale ispettivo ha determinato la quantità di lavoro necessario, ma solo recentemente. Questa è un’implicita ammissione di aver sempre negato, per decenni, tale periodo lavorativo. Inoltre, come mai si contesta il ritardo delle corse di servizio se tale ritardo nasce proprio all’insufficiente tempo individuato?
– Metodo consegna valori – la ditta non specifica l’organizzazione adottata, se lo facesse sarebbe un’altra implicita ammissione di disorganizzazione. Che tale metodo, però, sia arcaico ed inefficiente non v’è alcun dubbio. Infatti, i valori, fra vari trasferimenti di mano prima della definitiva consegna, avvengono senza alcuna ricevuta, per cui accadono anche smarrimenti e mancanze che sono sistematicamente contestate e pretese dai lavoratori, oltre al rischio intrinseco per il trasporto dei valori in giro;
– Pulizia autobus- in precedenza la ditta affermava che era dovere degli autisti fare le pulizie. Poi, alla regione ha dichiarato di aver assunto tre dipendenti per fare esclusivamente le pulizie. I tre dipendenti dovrebbero curare la pulizia di oltre duecento autobus; inutile fare anche considerazioni;
– Fermate degli autobus – incredibile, ma la ditta si ostina a sostenere che il contratto firmato con la regione Molise, l’autorizza a superare i divieti posti dalla legge del Codice della Strada; della responsabilità civile e penale dell’autista sembra dimenticarsene completamente; I
Infine, a proposito di umanità ci sembra strano che ne parli la stessa azienda che punisce, trasferisce e licenzia; a proposito di personaggi arcaici invece, lo invitiamo a frequentare le aziende che praticano le cosìdette “bestpractice”.
Faisa Cisal
Giglio Pasquale