I sindacati Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl Trasporti proclamano lo sciopero del Trasporto Pubblico extra – Urbano, relativo alla società ATM, per il giorno 05 dicembre 2013, per tutti i dipendenti ai quali viene applicato il CCNL autoferrotranvieri Regione Molise. Le motivazioni dello sciopero sono: Trattativa sulla contrattazione aziendale bloccata, problematiche irrisolte e licenziamenti in corso.
Modalità di sciopero:
Giovedì 5 dicembre 2013, si fermerrà il personale degli uffici e degli impianti fissi, per l’intera prestazione lavorativa; addetti ai turni rotativi ed esercizio del trasporto extra – urbano – dalle ore 00.01 alle ore 24.00 del giorno 05/12/2013 con garanzia delle fasce: 05.00 alle 08.30 e dalle 13.00 alle 15.30.
Domani 05/12/13 si compie l’ottava azione di sciopero dichiarato dalle OO.SS. Faisa–Cisal, Fit-Cisl, Ugl Fna, Uilt per la vertenza con la ditta ATM spa. Oltre al contratto aziendale bloccato, agli ingiusti licenziamenti fatti, ai ritardi nei versamenti ai fondi previdenziali ed alle numerose questioni irrisolte e già segnalate in passato, riteniamo anche incomprensibile l’atteggiamento ostruzionistico dell’azienda, la quale preferisce arroccarsi su posizioni assurde e poco difendibili nel tempo. Infatti, l’azienda, per affrontare e risolvere le questioni, sembra scegliere un metodo autoritario e sanzionatorio, anziché il tavolo conciliativo della discussione; al notevole contenzioso già in corso, con tale agire, aggiunge nuovo motivo di litigio. Nel caso specifico, qualunque azienda accorta, di fronte ad un ritardo sugli orari previsti degli autobus, indagherebbe per verificare se la percorrenza sia quella giusta o meno, allo scopo di offrire un servizio attendibile e sicuro alla clientela, solo in caso di colpevole condotta dell’autista sarebbe giustificata lasanzione, mai nel caso di rispetto della velocità prevista dalle tabelle segnaletiche, perché, se così fosse, si avrebbe l’impressione di colpire qualcuno per intimorire tutti, soprattutto nel caso in cui la sanzione eccedesse quella massima prevista dalla legge. Nel rimarcare la posizione sindacale su tutti i problemi sollevati, cogliamo l’occasione per chiedere scusa dei disagi che rechiamo agli utenti (comunque sono garantite le fasce orarie di massima utenza), ma non abbiamo altra scelta, oltre ai ricorsi nelle sedi istituzionali, che ricorrere al classico sciopero.
Faisa- Cisal
Giglio