Le Segreterie Regionali e le RR.SS.AA. di Esattorie Spa di FABI, UGL, UILTuCS, UILCA, FILCAMS e FISAC, insieme ai lavoratori, richiamano nuovamente l’attenzione delle Istituzioni e dell’opinione pubblica sulla vicenda dei dipendenti della società di riscossione, attualmente in regime di concordato preventivo. Nonostante i proclami di fine anno sull’avvenuta risoluzione della vertenza, con il futuro avvio della Società MOLISE ENTRATE s.p.a., accolta in maniera positiva sia dai sindacati che dai lavoratori, e nonostante le continue rassicurazioni e promesse della Regione Molise, ad oggi le OO.SS. ed i dipendenti non sono riusciti ad incontrare il Presidente Frattura, fervido sostenitore dell’iniziativa, che ancora non raccoglie le loro istanze di aggiornamento della discussione: anche l’ultima richiesta, in cui si chiedeva un incontro entro e non oltre il 27 gennaio, è rimasta priva di alcun tipo di riscontro.
Il trascorrere del tempo, oltre a preoccupare non poco i sindacati ed i lavoratori, potrebbe determinare il cadere nel vuoto della costituzione della nuova società, con dispersione di tutto il lavoro sino ad ora svolto e privando la Regione tutta della possibilità dello svolgimento del servizio di riscossione tributi in autonomia e, quindi, con enormi vantaggi economici.
I sindacati, infatti, sottolineano che MOLISE ENTRATE non graverebbe assolutamente sulle tasche dei cittadini molisani, ma, al contrario, permetterebbe lo svolgimento di un servizio di riscossione ad un costo inferiore rispetto a quello attuale sostenuto dagli Enti Locali (Regione, Province, Comuni, ecc.), con il beneficio della rioccupazione di ben 70 lavoratori: è, dunque, un’occasione da non lasciarsi sfuggire, in primis per la Regione Molise ed, ovviamente, per i lavoratori attualmente in regime di cassa integrazione.
E’ un progetto che, se portato a conclusione, sarebbe un fiore all’occhiello del Molise e che già altre Regioni stanno cercando di copiare.
Allora perché il Presidente della Regione e la Giunta tutta non accelerano il processo di costituzione della nuova società?
E perché, perlomeno, non tranquillizzano i sindacati ed i lavoratori, incontrandoli e spiegando loro le motivazioni del ritardo?
A volte basterebbe davvero il dialogo, ove costruttivo, a placare animi tanto esacerbati da attese non adeguatamente motivate.
Sono questi i principali dubbi che affliggono sindacati e lavoratori di Esattorie s.p.a.: qualora il Presidente della Regione decidesse di non scioglierli nel più breve tempo possibile, i sindacati ed i lavoratori saranno pronti a far sentire pubblicamente la loro voce.
Il primo appuntamento è già stato stabilito: sabato 1 febbraio 2014 i sindacati ed i lavoratori organizzeranno un presidio davanti al Consiglio Regionale con l’auspicio che tale iniziativa possa servire a far valere le proprie richieste.