Anche le masse lavoratrici e popolari del Molise stanno subendo il capitalismo, un sistema fondato sullo sfruttamento di tanti a beneficio di pochi potenti..
La grande crisi in corso porta alla luce, anche nella nostra regione di nuovo l’irrazionalità di questo sistema, con i tagli alla sanità regionale, ai servizi essenziali locali, con la disoccupazione dilagante, mentre dal centro montagne di miliardi vanno a sostegno dei banchieri.
Tagli, restrizioni, sacrifici sempre più insopportabili anche nel Molise per finanziare questo soccorso pubblico al capitalismo in crisi, mentre si abbassano i salari e si allunga l’orario di lavoro, si abbattono i diritti dei lavoratori in una guerra infinta tra sfruttati salariati di ogni paese messi l’uno contro l’altro. Mentre le stesse borghesie che predicano rigore e sacrifici ai “propri” operai nel nome del superiore “interesse nazionale”, imboscano il frutto della propria rapina nei paradisi fiscali. Ed alimentano nuove guerre nella contesa del mercati mondiale, riprende la corsa e la spesa per armamenti.
La vera alternativa non è dunque tra “destra e sinistra”, ma tra la classe lavoratrice e la borghesia. Tra rivoluzione e reazione. Questo è il grande bivio del nostro tempo.
Anche per il Molise, solo il rovesciamento del capitalismo può liberare un orizzonte di progresso, attraverso un’organizzazione socialista della società, che metta nelle mani di chi lavora le leve fondamentali dell’economia, a partire dalla grande industria e dalle banche.
Riducendo l’orario di lavoro a parità di salario per dare a tutti un lavoro, anche destinandovi il progresso tecnico e l’aumento della produttività conseguente. Riconvertendo le produzioni nocive, a difesa della salute e dell’ambiente. Ricostruendo e allargando le protezioni sociali. Finalizzando l’intera economia ai bisogni di tutti, non al profitto di pochi.
E solo un governo dei lavoratori, basato sulla loro organizzazione e la loro forza, può realizzare queste misure. L’alternativa a questa prospettiva rivoluzionaria internazionale è l’imbarbarimento del mondo. Non una minaccia, ma un processo già in atto.
Ma se non si sviluppa la coscienza politica, congiungendosi a un progetto rivoluzionario, anche la lotta più grande è condannata alla sconfitta. Costruire controcorrente tra gli sfruttati una coscienza di classe anticapitalista e rivoluzionaria, è il compito insostituibile di un partito comunista, in ogni paese e nel mondo intero. Organizzare i lavoratori più coscienti attorno a un programma di rivoluzione e radicare questa organizzazione tra i lavoratori e in ogni movimento di lotta; ricondurre ogni esperienza quotidiana di lotta alla prospettiva della rivoluzione sociale e del potere dei lavoratori: per fare tutto questo è necessario il lavoro di costruzione di un Partito Comunista, in ogni paese e su scala mondiale, ed questo è l’impegno del Partito Comunista dei Lavoratori, anche nel Molise.
I maggio anche dal Molise l’alternativa al capitalismo
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