I Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Presentato il progetto per le scuole molisane nella sede dell’Ufficio Scolastico Regionale

L’Ufficio Scolastico Regionale per il Molise e la Fondazione Neuromed promuovono il progetto “I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Analisi del fenomeno nella scuola primaria in Regione Molise”.
L’intervento pilota, già attivo, è stato presentato nella sede dell’Ufficio Scolastico Regionale dalla Direttrice dell’USR, Anna Paola Sabatini, e dal Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa.
Il progetto intende promuovere nella scuola primaria molisana, in collaborazione con l’expertise scientifica e clinica nell’ambito delle Neuroscienze della Fondazione Neuromed, la valutazione del fenomeno dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) al fine di definire un percorso integrato di recupero della popolazione scolastica identificata.
La dislessia, la disgrafia o la disortografia e la discalculia sono disturbi che riguardano lo sviluppo di abilità specifiche e costituiscono un problema ad alta incidenza nella popolazione scolastica. Tali disturbi rappresentano, infatti, il 20-25% di tutti i problemi di apprendimento che emergono durante i primi anni della frequenza scolastica, dando origine a molti casi di disagio e abbandono scolastico.
Diventa quindi di fondamentale importanza la tempestiva identificazione dei DSA, al fine di poter agire sin dalle fasi iniziali di acquisizione delle abilità funzionali all’apprendimento. Fin dalla scuola primaria occorre saper riconoscere i segnali e, all’occorrenza, effettuare un’indagine approfondita per poi intervenire con metodologie idonee. Alla base di questo lavoro vi è il coinvolgimento dell’intero corpo docente, delle famiglie e del territorio, che dovranno porsi in continuità con la valutazione specialistica multidisciplinare, effettuata da un’equipe sanitaria adeguatamente formata.
“I DSA interessano alcune abilità specifiche dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica – dichiara il Dir. USR Molise Anna Paola Sabatini – Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica e allo stesso tempo hanno matrice evolutiva. Si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabile attraverso interventi mirati e con la possibilità di raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti. E’ da notare, inoltre che gli alunni con DSA sviluppano stili di apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà incontrate a seguito del disturbo.
Il ruolo strategico di coordinamento e di indirizzo della politica scolastica svolto dagli Uffici Scolastici Regionali (USR) li chiama direttamente in causa nell’assumere impegni ed attivare specifiche iniziative per garantire il diritto allo studio agli alunni con DSA.
L’impegno dell’Ufficio Scolastico del Molise è per un sistema educativo e formativo che investa sulla centralità dell’alunno, sul forte rapporto scuola-famiglia e sull’interazione tra i soggetti istituzionali e non, del territorio, con l’obiettivo di porre in essere un’ampia gamma di interventi che rientrano nelle politiche a favore degli studenti. E la collaborazione con la Fondazione Neuromed sul progetto che riguarda i Disturbi Specifici dell’Apprendimento e su altre importanti iniziative, va proprio in questa direzione”.
Cinque gli Istituti destinatari dell’intervento:
Provincia di Campobasso:
I.C. “Colozza” – Campobasso
I.C.  “Montini” – Campobasso
I.C.  “Petrone” – Campobasso
Provincia di Isernia:
I.C.  “Giovanni XXIII” – Isernia
I.C.  “San Giovanni Bosco” – Isernia

“Promuoviamo il progetto per la valutazione del fenomeno dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nella scuola primaria molisana grazie alla disponibilità della Direzione Scolastica Regionale. – afferma Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed – Una conferma questa di quello che è il nostro interesse a parlare di giovani, affrontando concretamente le loro problematiche.
La Direzione Scolastica Regionale è partner della Fondazione Neuromed di numerose iniziative; essa con grande intuizione riesce ad individuare quelle che sono tematiche di interesse comune non solo al mondo delle giovani generazioni ma anche delle famiglie. Questa collaborazione ci porta, quindi, alla creazione di una sorta di ‘osservatorio delle esigenze territoriali’.
Solo un rapporto sinergico tra attori diversi e con specifiche competenze può portare risultati concreti e diretti, senza pregiudizi ed altamente professionali. Qualità queste che sono presenti nella Scuola e nel Neuromed.
Da non sottovalutare, infine, il ruolo delle famiglie nel compito fondamentale di sensibilizzazione e di apertura a progetti come questo. Genitori, nonni, amici rappresentano per noi una spalla importante al fine di promuovere messaggi e interventi concreti che possano aiutare ragazzi che vivono disturbi specifici dell’apprendimento e gli insegnanti che ne vivono la quotidianità”.

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