Coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino, i finanzieri della locale tenenza della Guardia di Finanza hanno portato a termine indagini di polizia giudiziaria tese all’accertamento di condotte distrattive di denaro, che sarebbero state perpetrate nell’ambito di un gruppo societario gravitante intorno ad una società operante nel settore dei fertilizzanti, facente capo ad un broker di origini molisane di recente interessato anche a taluni fatti di cronaca, su scala nazionale, afferenti ad investimenti e cartolarizzazioni in ambito internazionale.
I risultati ottenuti, che testimoniano una casistica variegata di condotte fraudolente, sono stati il frutto di un attento approfondimento delle posizioni dei soggetti, sia persone fisiche sia persone giuridiche, che sono stati interessati a vario titolo dalle indagini nonché dei relativi sviluppi sul piano economico-patrimoniale.
L’esito degli accertamenti svolti dalle fiamme gialle, infatti, ha permesso di constatare fattispecie delittuose di bancarotta fraudolenta per distrazione, autoriciclaggio, riciclaggio e responsabilità penale degli enti, per oltre un milione di euro.
Un’attività investigativa mirata, che si è avvalsa anche delle peculiari banche dati a disposizione della Guardia di Finanza nonché della specificità di intervento del corpo previo approfondimento delle singole posizioni, personali e societarie, con i tipici poteri di polizia economico-finanziaria.
Il contrasto agli illeciti, perpetrati anche in ambito transnazionale ed i conseguenti risvolti economico–finanziari, soprattutto attraverso misure di contrasto patrimoniale, quali il sequestro dei proventi illeciti maturati in capo a chi pone in essere comportamenti illegali, si conferma obiettivo della mission istituzionale della Guardia di Finanza, in stretto coordinamento con l’autorità giudiziaria, ancor di più nell’attuale quadro economico in tempi di “covid-19”.