Angela Merkel è inflessibile: di fronte alle aperture del premier greco Alexis Tsipras che con una lettera inviata tra martedì e mercoledì a Bruxelles accettava sostanzialmente tutti i punti della proposta negoziale discussa a livello tecnico senza però ritirare il referendum, la cancelliera ribadisce: «Nessun negoziato sui nuovi aiuti prima del referendum in Grecia: Atene non ha rispettato in pieno i suoi obblighi», anche se «il negoziato con la Grecia resta aperto».
La Grecia «ha il diritto di fare il suo consulto sulle proposte dell’Ue, ma i partner europei hanno egualmente il diritto di rispondere a quello che sarà il suo esito» aggiungendo infine: «No al compromesso a tutti i costi».
Tsipras: «Votate no al referendum»
Mercoledì pomeriggio il premier greco ha rivolto un messaggio via tv alla nazione: «La Grecia resta al tavolo negoziale», è stato l’esordio. «Vogliamo un accordo con i partner europei, ma che sia sostenibile. E cercheremo di avere le migliori condizioni possibili. Sono giorni difficili, ma il referendum ci darà indicazioni su come agire». Ma, a proposito della consultazione di domenica 7 luglio, il premier invita i greci a votare no al referendum «perché non vuol dire votare no al referendum, ma tornare a un’Europa di valori. Mente chi dice che abbiamo piani per una Grexit».
Tsipras si è poi rivolto ai pensionati in fila alle banche: «Noi vogliamo difendere le vostre pensioni, vogliamo che restino pensioni, non elemosine. Ringrazio tutti i greci per la calma e il coraggio dimostrati. I creditori stanno ricattando i greci per spingere a un voto positivo nel referendum di domenica prossima, ma questa situazione non durerà ancora per molto. Mi assumo la responsabilità di una soluzione immediata, ma contemporaneamente vi chiedo di aiutarmi dicendo no ai memorandum europei e aprire una nuova pagina della democrazia», ha concluso il premier.
Reazione immediata sui mercati e leggera frenata per Piazza Affari dopo l’appello di Tsipras. L’indice Ftse Mib avanza dell’1,8%, ritracciando dai massimi di seduta, mentre lo spread btp-bund risale a 145 punti base.
Renzi: «Io non avrei fatto il referendum»
«Il referendum in Grecia è un errore, secondo me. Personalmente non l’avrei fatto, ma rispetto la volontà del popolo greco», ha detto Matteo Renzi in conferenza congiunta con Angela Merkel. «Devono prevalere le ragioni del buon senso, vedremo quello che accadrà. Ma non è pensabile che noi abbiamo smesso di pagare le baby pensioni in Italia per pagarle in Grecia. Il referendum non è un derby tra qualche leader europeo e Tsipras». «Io e Matteo (Renzi, ndr) abbiamo parlato della situazione della Grecia. Da parte mia ho ripetuto quello che ho già detto questa mattina: noi siano d’accordo nel lasciare le porte aperte al colloquio. Ma ripeto: abbiamo bisogno di una situazione in cui la Grecia realizzi le riforme per una crescita sostenibile, come avviene in altri paesi europei», ha detto la Cancelliera. «A più riprese ho avuto contatti con Tsipras: il nostro rapporto personale non é danneggiato. Ogni Stato sovrano ha diritto a prendere decisioni. Ma noi possiamo parlarci».