Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato l’11 marzo il nuovo Dpcm recante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 sull’intero territorio nazionale.
“Si tratta di misure che servono a tutti e che soprattutto servono a difendere il sistema sanitario che deve proteggerci. Servono all’Italia intera. – ha così commentato la notizia il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – Gli effetti dei sacrifici che siamo chiamati a fare tutti, ognuno per quel che gli compete, li potremo vedere e vivere sulla nostra pelle solo tra qualche settimana.”
Per Campobasso quella di giovedì 12 marzo è stata una giornata sicuramente anomala, con strade vuote e negozi chiusi in tutte le zone della città e nessun nuovo caso di contagio dopo quello registrato il giorno precedente.
“Il virus è giunto nella nostra città ed è salito comprensibilmente il livello d’allerta e l’ansia, ma bisogna restare calmi e fare attenzione a non cadere in quel genere di reazioni che generano solo altro panico. – ha dichiarato Gravina – La città ieri ha dato segnali importanti, dimostrando di aver recepito i messaggi lanciati in questi giorni che invitano ogni cittadino a limitare le uscite dalla propria abitazione. Ma siamo solo all’inizio ed è necessario che ci impegniamo ancora di più, perché purtroppo c’è qualcuno che non ha ben compreso quanto è grave la situazione per la nostra città e per l’intero paese. Prima impariamo a rispettare le regole che il Governo ci ha dato e prima usciremo da questo periodo tutti quanti insieme.”
Il sindaco è poi voluto tornare sul caso delle fake news circolate in vario modo su chat e social.“È davvero vergognoso, permettetemelo di dire, che sia stata violata così l’identità di un paziente, alimentando una caccia alle streghe che ci fa perdere di vista i valori umani principali. È vergognoso e illegale e lo conferma il procedimento aperto quest’oggi dalla Procura generale su questa vicenda. Per debellare questo virus serve ben altro. Serve attenzione, solidarietà e il reciproco sostegno tra tutti i membri della nostra comunità.”