«Le mie priorità sono risolvere i problemi dei molisani e tutelare la dignità della nostra terra, non preservare le poltrone. Ciò premesso, voglio ricordare che tutti i voti, espressi al presidente, ai partiti e ai consiglieri, che ci hanno consentito di vincere le regionali del 2018, hanno valore e tutti sono stati determinanti ai fini della vittoria finale.
Logiche di prevaricazione muscolare e avvertimenti da Prima repubblica, hanno trovato, e troveranno, la mia porta chiusa; resterà sempre aperta, invece, al confronto costruttivo.
Come ho detto fin dall’inizio, per me contano merito, competenza e operatività ed è su questo che periodicamente faccio dei bilanci di mandato, in coerenza con quanto promesso in campagna elettorale, per trovare gli assetti più efficaci ai fini dell’attuazione delle politiche di governo regionale.
Lavoro ogni giorno e mi assumo la responsabilità di tutto. Rispondo nel bene e nel male, ci metto la faccia, l’anima, il cuore e la testa.
Il nostro territorio ha ripreso ad avere indicatori positivi. Certo, molto resta da completare: con il buon senso, la forza di volontà e la coesione che hanno fatto sì che il Molise divenisse, prima di altre regioni, modello simbolo, virtuoso e vincente, di un centrodestra unito e allargato alle forze civiche.
La vicinanza di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni a questa Amministrazione è stata, ed è, costante.
Continuiamo a governare perbene. È quello per cui siamo stati votati, è quello per cui siamo valutati.
Registriamo attacchi quotidiani da parte di forze che vogliono vedere fallire il progetto per la nostra terra solo per propaganda politica. È da loro che dobbiamo difendere i molisani. Il nostro campo deve continuare ad essere compatto».
Così il presidente della Regione, Donato Toma, dopo le voci che sono circolate in relazione a eventuali rimodulazioni della Giunta regionale.