Grande festa martedì 3 gennaio, alle ore 20,30, al Teatro Savoia di Campobasso con l’anteprima nazionale del concerto di Giuseppe Moffa con il suo nuovo album, “Uauà. Omaggio in musica a Eugenio Cirese”, da pochi giorni pubblicato da Squilibri,
Figura centrale nella storia culturale del Molise, Eugenio Cirese ha dedicato alla sua terra gran parte della propria opera, sostenuta dalla solidale partecipazione alla causa dei contadini dei quali ha raccolto, con grande perizia filologica, anche le voci e i canti. Alla sua opera si è accostato Giuseppe “Spedino” Moffa che, figlio della stessa terra, ne ha colto appieno la ricchezza tematica e l’estrema vivacità linguistica ed espressiva. Trasponendone in musica alcune delle pagine più significative. Come già nelle pagine di Cirese, anche nei brani di Moffa si avverte così l’eco della vita quotidiana dei paesi molisani, in virtù della stessa adesione sentimentale alla causa di quei “ceti subalterni” che costellano la biografia intellettuale del ricercatore e poeta che, per la modernità del suo approccio al mondo popolare, si era guadagnato la stima di Pier Paolo Pasolini.
Nella comune appartenenza a una stessa cultura e tradizione, del resto, si trovano le ragioni più profonde di un incontro inscritto per molti versi nella formazione stessa di Giuseppe “Spedino” Moffa, a sua volta studioso delle tradizioni musicali molisane, compositore, polistrumentista e cantautore, indissolubilmente legato alla sua terra, anche quando sembra volersene distaccare, abbandonando l’uso del dialetto. Non stupisce pertanto che abbia voluto rinnovare la tensione utopica della ricerca ciresiana, fino a riprenderne anche il tentativo di costruire una koiné linguistica molisana attingendo alle forme etimologiche comuni tra i diversi paesi. Nella scelta di generi espressivi diffusi in gran parte della regione -sonetti d’amore, canti a dispetto, ninne nanne e canto dei mietitori- “Spedino” ha così fuso tra loro più varianti, allestendo, per ogni canzone, una sorta di versione ideale che potrebbe cantarsi in ogni paese del Molise.
Sul palco del Teatro Savoia, il 3 gennaio, si assisterà dal vivo, in anteprima nazionale, a questa brillante rivisitazione sonora di un intero universo poetico ed antropologico, realizzata senza alcuna rigidità filologica e sulla spinta di una disposizione fortemente creativa, condotta gioiosamente all’insegna di quelle grida di ragazzi che spesso irrompono nelle pagine ciresiane: Uauà, per l’appunto.
Con Giuseppe Moffa sul palco gran parte dei musicisti che hanno collaborato alla realizzazione dell’album: Manuel Petti (fisarmonica), Marco Molino (marimba, vibrafono e percussioni), Lorenzo Mastrogiuseppe (basso elettrico), Domenico Ciaramella (batteria) ed Erika Petti (voce).
Il concerto è promosso dall’impresa culturale JustMO d’intesa con i comuni di Fossalto e di Campobasso e in collaborazione con Squilibri editore