In occasione delle celebrazioni per il 30° anniversario della fondazione del Congresso del Consiglio d’Europa, Giovanni Di Stasi è intervenuto nel dibattito che si è svolto il 27 marzo scorso nell’Emiciclo del Parlamento europeo a Strasburgo.
E’ stata l’occasione per riflettere su alcune delle sfide più importanti che oggi l’Europa deve affrontare: la pace, la sicurezza ed il cambiamento climatico, senza dimenticare l’impatto generato dall’intelligenza artificiale. Le democrazie sono in difficoltà in tutto il mondo occidentale, basti pensare alla disaffezione dei cittadini verso le istituzioni e l’esercizio del voto. Per rinvigorirle è necessaria la massima collaborazione fra le istituzioni pubbliche, le associazioni e i singoli individui.
“Nel 2005, davanti a Capi di Stato e di Governo del Consiglio d’Europa riuniti a Varsavia per il III Summit – ha detto Di Stasi nel suo intervento – evidenziai il ruolo fondamentale delle autonomie locali per il rafforzamento della democrazia. Un anno dopo, in qualità di presidente del Centro di Expertise per la riforma degli enti locali, proposi con successo al Comitato dei Ministri l’adozione della Strategia Europea per l’Innovazione e la Buona Governance a livello locale. Si trattò di un passo importante verso il rafforzamento della cooperazione con i cittadini per un più efficace funzionamento delle amministrazioni comunali”.
Tale Strategia può essere ancora un faro per affrontare nelle realtà locali le sfide che ci vengono poste dalla crisi economica, dai problemi ambientali e dai crescenti fenomeni migratori. “Il Centro di Expertise – ha continuato Di Stasi – con il pieno coinvolgimento del
Congresso, deve sostenere con crescente energia l’attuazione della Strategia per la
Buona Governance per disseminare una vera cultura della democrazia e della pace,
ma anche della sostenibilità economica e sociale in tutte le comunità locali
d’Europa”.
Queste riflessioni che giungono da Strasburgo sono importanti per ridare energia alle stanche democrazie del vecchio continente e sarebbe bene tenerle in considerazione anche nel nostro territorio per dare nuovo respiro al piccolo Molise.