L’informazione è un bene pubblico e quindi va sostenuta. Oggi la carta stampata del Molise usufruisce delle provvidenze della Legge numero 28 del 2009 che, nata come misure urgenti per favorire alcune testate, è risultata iniqua e inadatta a sanare le discrasie del settore. I 500mila euro erogati nel 2012 a sole quattro testate non avevano alcun vincolo di scopo, e infatti, nelle redazioni continua ad essere massicciamente presente il lavoro irregolare. Occorre restituire dignità a Tv, web e radio, media ignorati dal testo in vigore: il pluralismo e la libertà di informazione non si difendono con incentivi economici a pioggia e senza vincolo di spesa, ma affermando i diritti dei lavoratori del settore, in modo da creare le condizioni di obbiettività ed equidistanza, da cui discende una critica non interessata.
Per la medesima ragione, urge disciplinare la pubblicità istituzionale e la promozione di servizi e iniziative delle Aziende partecipate dalla Regione che, spesso e senza badare alle voragini di Bilancio, hanno allegramente occupato spazi pubblicitari di dubbia utilità. Quanto è costata ai contribuenti molisani la campagna di Molise Acque che ammoniva: “L’acqua è vita”? A nostro avviso, si tratta di abbattere un regime di compiacenze e favoritismi, riaffermando un sistema automatico e democratico degli aiuti.
All’editoria regionale servono fondi per non morire e i recenti fallimenti di testate quotidiane confermano l’irrinunciabilità delle erogazioni. Tuttavia, superare lo ‘iorismo’ vuol dire soprattutto restituire libertà e autonomia ad un settore che va supportato e non foraggiato, che deve essere anche in grado di competere con innovazioni e risorse proprie. Per questo noi Giovani del centrosinistra chiediamo all’amministrazione Frattura, all’Ordine dei Giornalisti, all’Assostampa Molise e a tutti gli altri soggetti coinvolti, di non indugiare oltre e approvare, entro fine anno, una Legge sull’editoriache non sia una semplice spartizione di risorse, ma uno strumento atto a garantire un’informazione indipendente.
Luca Mitri, Italia dei valori
Davide Vitiello, Caterina Cerroni e Francesca Di Cristofaro, Partito democratico
Giuseppe Iglieri, Sinistra Ecologia e Libertà
Andrea Vertolo, Partito dei Comunisti italiani