“Rimuovere ogni forma di barriera architettonica al fine di consentire a tutti e a ciascuno di
partecipare in libertà alla vita sociale di una comunità locale o nazionale, piccola o grande che sia, rappresenta una battaglia di civiltà che deve vedere impegnati tutti, istituzioni, singoli cittadini, mondo dell’associazionismo e soprattutto le giovani generazioni. Questa Giornata deve essere l’ennesima occasione per riflettere su quanto è stato fatto e programmare quanto c’è ancora da fare in un percorso tanto lungo quanto complesso”.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio Regionale Salvatore Micone in occasione della “Giornata Nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche” istituita nel 2003 con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta dell’associazione FIABA – Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche e si tiene ogni prima domenica di ottobre (quest’anno dunque si commemora il 7 ottobre).
“Un anziano che non esce per mancanza di un ascensore nella casa in cui abita –ha continuato il Presidente Micone –, un portatore di handicap che ha difficoltà a raggiungere un pubblico ufficio o un luogo di suo interesse per l’assenza o l’insufficienza delle necessarie strutture di accesso qualificata, l’impossibilità per un disabile di parcheggiare in un’area a lui riservata, gli esempi potrebbero essere tantissimi, rappresentano una sconfitta per il sistema istituzionale e sociale. E’ evidente che non bastano solo le leggi, le ordinanze e i divieti, occorre anche chi tali disposizioni le rispetta e chi le fa rispettare. Si tratta anche di una battaglia di libertà perché ogni individuo, prescindendo dalle proprie condizioni di salute o fisiche, ha il diritto di muoversi e di vivere gli spazi propri e quelli di tutti, quando e come crede, senza limitazioni infrastrutturali e strutturali di sorta. Tutti dunque siamo soldati nella “buona battaglia” per la costruzione di una società più libera e con pari opportunità per tutti”.