La giornata ha lo scopo di introdurre alla vita e all’opera della santa che Giovanni Paolo II
ha proclamato come compatrona d’Europa. Vedrà la presenza per i saluti introduttivi di
S.E. Mons. Biagio Colaianni, Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Boiano,
della Dott.ssa Maria Concetta Chimisso, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale
per il Molise. A seguire la relazione del prof. Michele D’Ambra, docente di filosofia e
membro del direttivo dell’Associazione Italiana Edith Stein, sul tema “Come un bimbo
tra le braccia della madre. Amore, libertà e abbandono: l’esistenza di Edith
Stein”.
Modererà l’incontro la prof.ssa Giuseppina Di Lembo, Direttrice dell’Ufficio Scuola
dell’Arcidiocesi di Campobasso.
Edith Stein (1891-1942) è stata una filosofa, religiosa e martire tedesca. Nata in una famiglia ebrea a Breslavia (oggi
Wrocław, in Polonia), sin da giovane si distinse per il suo amore per lo studio e la ricerca. Dopo aver perso la fede in
Dio durante l’adolescenza, si dedicò alla filosofia, diventando un’allieva del famoso Edmund Husserl, il padre della
fenomenologia.
La svolta della sua vita arrivò quando, leggendo la biografia di Santa Teresa d’Avila, riscoprì la fede cristiana e si
convertì al cattolicesimo nel 1922. Da allora, Edith iniziò a cercare un equilibrio tra il suo lavoro intellettuale e la sua
fede, diventando un punto di riferimento per il dialogo tra fede e ragione.
Nel 1933, con l’ascesa al potere del nazismo, a causa delle sue origini ebraiche fu costretta a lasciare la carriera
accademica. Entrò quindi nel Carmelo di Colonia e prese il nome di Suor Teresa Benedetta della Croce. Nonostante il
suo rifugio in un convento nei Paesi Bassi, fu arrestata dai nazisti nel 1942 e deportata ad Auschwitz, dove morì nelle
camere a gas.
Edith Stein è stata canonizzata da Papa Giovanni Paolo II nel 1998 ed è oggi venerata come Santa Teresa Benedetta
della Croce. È considerata una delle patrone d’Europa per il suo esempio di fede, amore per la verità e coraggio di
fronte al male.