Tra le regioni meridionali, il Molise registra la più alta percentuale di giocatori d’azzardo. Una piaga dilagante se si pensa che, soltanto nel 2013e soltanto nella nostra regione, sono stati spesi 379 milioni di euro nel gioco d’azzardo. L’Italia dei Valori si è più volte battuta su questo fronte, contro la dipendenza da slot machine e lotterie a premi. Lo ha fatto a livello nazionale, con una proposta di legge d’iniziativa popolare già depositata in Cassazione e in Parlamento, ma si è mossa anche a livello locale. Insieme al collega Parpiglia, sono firmatario di una pdl mirata ad integrare strumenti repressivi e meccanismi premianti.
Un provvedimento che introduce il divieto di installare nuovi apparecchi ad una distanza inferiore ai 500 metri da scuole, da centri di aggregazione sociale o sportiva, dalle strutture socio – assistenziali. La norma vieta inoltre in modo assoluto la pubblicità e prevede l’aumento dell’aliquota Irap a carico degli esercenti che non rinunceranno all’installazione delle slot machine. Per contro, secondo la nostra proposta, andrebbero premiati i titolari di attività commerciali che disinstallano le apparecchiature per il gioco, attraverso una fiscalità premiante che i Comuni possono decidere di concedere.
Su questa scia si colloca anche la proposta presentata dal consigliere di opposizione e candidato dell’Italia dei Valori al Comune di Termoli Antonio Giuditta, al quale rivolgo il mio plauso per l’attenzione e la sensibilità al tema.
Certo è che i dati diffusi nelle ultime ore dall’agenzia Agipronews sono davvero allarmanti; restituiscono la fotografia di un degrado sociale ormai dilagante che coinvolge principalmente le fasce sociali più deboli, in particolare disoccupati, pensionati e giovani che, nella speranza di un’ipotetica vincita cadono nella trappola di una vera e propria dipendenza.
Occorre intervenire ed occorre farlo subito. È inaccettabile che in un Paese civile, proprio lo Stato, faccia cassa sulle dipendenze, incentivando comportamenti autodistruttivi, come un qualunque biscazziere. Ecco perché ci auguriamo che la proposta di legge di iniziativa popolare presentata dall’Italia dei Valori, venga presto calendarizzata per la discussione in parlamento.