L’associazione ambientalista esprime un plauso per quanto previsto per lo stabilimento Stellantis di Termoli. Auspica per il basso Molise una politica programmatoria in grado intercettare le ingenti risorse in arrivo dall’Europa per promuovere l’insediamento anche delle altre filiere collegate alle rinnovabili.
“Non possiamo che accogliere con piacere la prospettiva che è stata data allo stabilimento Stellantis di Termoli” dichiara il presidente di Legambiente Molise Andrea De Marco. Questo il commento dopo la notizia dell’investimento da 2,3 miliardi per realizzare in Italia, come in Francia e in Germania, una fabbrica di batterie da parte del gruppo Stellantis, che porterà alla riconversione dello stabilimento situato a Termoli, dove attualmente si producono motori endotermici. “Un investimento che va a diradare i dubbi che in passato insistevano su uno stabilimento rimasto uno degli ultimi poli in grado di creare occupazione in Molise – continua De Marco – Auspichiamo ora che tale investimento sia supportato da un percorso di potenziamento del sistema formativo regionale, indirizzando i percorsi di studio verso le competenze necessarie ad intercettare le nuove opportunità che questa transizione comporterà.
Sulla questione interviene anche il presidente Nazionale di Legambiente Stefano Ciafani il quale dichiara che “Invece di lamentarsi sul possibile bagno di sangue per l’automotive, il nostro governo deve accompagnare la transizione ecologica di questo settore verso l’inevitabile e auspicabile passaggio dal motore endotermico a quello completamente elettrico nei prossimi anni. A livello internazionale c’è un grande fermento su questo fronte. Noi auspichiamo – continua Ciafani – il protagonismo del nostro Paese, senza dover rincorrere gli altri paesi, e la gigafactory di Termoli va proprio in questa direzione. Auspichiamo la stessa soluzione anche per la filiera degli accumuli per l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili intermittenti come eolico e fotovoltaico ma straordinariamente importanti per decarbonizzare il sistema elettrico del paese entro il 2035.”