Il 13 ottobre scorso Frattura e Ruta, con atteggiamento serioso quasi a voler prendersi sul serio, declamarono “Urbi et Orbi” il decalogo di impegni e di soluzioni che loro due (non si sa bene in rappresentanza di chi) a breve avrebbero portato a termine per la salvezza del Molise e la felicità dei molisani. C’era praticamente di tutto: dalla Sanità al Lavoro, dalle centrali a biomasse alle crisi industriali, dall’Autostrada del Molise ai Centri Urbani, tanto da far dire a tutti: perbacco, come mai non ci abbiamo pensato prima….. L’appuntamento era per il 22 dicembre scorso, quando ci sarebbe stata una nuova sceneggiata per verificare i miracolosi risultati ottenuti. Qualche giorno dopo la scena da avanspettacolo, si è scomodato perfino Di Pietro senior che, tra una candidatura a sindaco di Milano e un abbandono dell’ IDV, ha promosso un incontro pubblico a Campobasso con Frattura per concludere in questo modo “ sono punti qualificanti, ammiro Frattura“ (sic…). Il 22 dicembre (almeno quello 2014….) è trascorso invano, e i molisani sono stati costretti a passare il Natale senza la lieta novella. Al di là delle comiche, il Molise si ritrova a chiudere l’anno vecchio e ad incominciare quello nuovo in una situazione drammatica, al limite della sopravvivenza e del default, tra la disperazione delle famiglie e la chiusura delle aziende. Ma quali erano gli impegni di Frattura e Ruta?
Sanità – E’ distrutta, commissariata dai Ministeri e regalata a qualche privato. Praticamente l’assistenza sanitaria pubblica è al di sotto dei limiti e delle garanzie che costituzionalmente dovrebbero essere al servizio dei cittadini, e in alcuni casi è diventato un rischio ricoverarsi nelle strutture ospedaliere.
Lavoro – In un anno la Sinistra ha prodotto circa 12.000 nuovi disoccupati, su una forza lavoro regionale di circa 65.000 addetti, la più alta percentuale in Italia. Una tragedia, che nei prossimi mesi si aggraverà ancora di più e porterà alla desertificazione del Molise.
Aziende – Non ne esistono più, tutte fallite o chiuse.
Vertenze sindacali – Tutte ancora drammaticamente aperte, con migliaia di dipendenti rimasti senza lavoro e in alcuni casi senza più neanche la cassa integrazione. L’unica vertenza con uno spiraglio aperto è, stranamente, quella degli operatori della Formazione Professionale, nella quale so no riuscito ad inserirmi a livello ministeriale evitando che i rappresentanti della Regione Molise la facessero fallire definitivamente.
Autostrada del Molise – Nel 2011 eravamo riusciti a farci finanziare dal CIPE il 1° lotto. Una montagna di soldi che avrebbe permesso al Molise di affrontare la crisi del lavoro per i prossimi anni.Frattura e compagni sono riusciti non solo a perdere questa occasione, ma anche il relativo finanziamento. Intanto il Consiglio di Amministrazione dell’Autostrada continua ad esistere, con prebende ben remunerative….
Centrali a biomasse del Matese – Con procedure ed atti amministrativi tutti da verificare si è arrivati a quello che tutti sospettavano: la revoca ( e non l’annullamento ) delle autorizzazioni con relativa richiesta di risarcimento danni . Un po’ come è successo con l’altra centrale, la Biocom….. E come avvenuto per la brutta vicenda della Biocom, salita agli onori della cronaca nera nazionale per la trasmissione di Report, restiamo in attesa che qualcuno verifichi l’accaduto e che, se sarà il caso, adotti i dovuti provvedimenti. Ecco, erano questi alcuni dei punti del famigerato decalogo di Frattura e Ruta che richiedevano una risposta. Non c’è stata, ma noi aspettiamo con fiducia il 22 dicembre del prossimo anno, non per rivederli sul marciapiede, ma per vederli finalmente a casa, nella condizione di non poter più nuocere a questa Regione.
Sen. Ulisse di Giacomo
Gente da marciapiede. Di Giacomo: quali erano gli impegni di Frattura e Ruta?
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