(Adnkronos) – "Non so veramente cosa sia successo, perché i miei figli sono morti". E' quanto ha dichiarato alla Nbcnews Milson Cadet, il padre dei due gemelli di 3 anni trovati morti in un auto parcheggiata, sull'Interstatale 95 a Miami, in Florida. Mentre lui e gli altri familiari hanno confermato che è la madre dei piccoli la donna che è rimasta gravemente ferita saltando dal cavalcavia dell'autostrada. L'uomo spiega di aver visto l'ultima volta i bambini e la madre mercoledì scorso e che poi per tutto giovedì ha cercato di contattare la donna al telefono, senza ottenere risposta. Venerdì mattina ha chiamato la polizia per denunciarne la scomparsa, e poi è arrivata la terribile notizia. L'uomo, che ha un altro figlio più grande, ha detto che i gemellini – un maschio ed una femmina – stavano bene e non avevano problemi di salute. La polizia della contea di Miami-Dade è intervenuta dopo una serie di chiamate a 911 verso le 2 del mattino. Le telefonate segnalavano la presenza di un bimbo e una bimba sul sedile posteriore di un'auto ferma in uno dei punti più trafficati dell'I-95. Alcuni automobilisti hanno inutilmente provato a rianimare i bambini, dichiarati morti all'arrivo in ospedale. La madre, che i familiari hanno identificato come Shirlene Alcime di 42 anni, è stata ricoverata all'Aventura Hospital. Le sue condizioni sono considerate critiche. La famiglia si dice sotto choc e devastata da quello che è successo. Alcime aveva un negozio nella zona, e – secondo Nbc6- negli ulti anni aveva avuto problemi con la casa, rischiando di perderla, ma alla fine era riuscita a tenerla. Aveva invece ancora un problema per il locale del suo negozio. Non si sa se questo abbia avuto qualche peso nel gesto della donna. "E' una brava persona, una buona vicina, molto buona, aiutava tutti", dicono di lei i vicini. Intanto, si aspettano i risultati autoptici per determinare le cause della morte dei due piccoli. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Gemellini trovati morti in auto, il padre: “Non so cosa è successo e perché”
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