Legali soddisfatti per la sentenza,servono garanzie – “È un risultato molto positivo che dice che una forma istituzionalmente definita a garanzia va data”. Lo affermano gli avvocati Massimo Clara, Marilisa D’Amico e Cesare Pitea, legali di due delle tre coppie al centro del pronunciamento della Corte di Strasburgo sui matrimoni gay. “Il governo – aggiungono – è stato condannato ad un risarcimento. La decisione non impone vincoli sullo strumento da individuare, si tratti di matrimonio, Dico o altro, ma uno strumento serve”.
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