La stampa nazionale dopo aver alimentato l’illusoria aspettativa che la Garanzia Giovani era un Piano Europeo capace di offrire uno sbocco lavorativo concreto ai giovani disoccupati italiani, ha avviato un’azione di demolizione sull’utilità del programma comunitario denunciando ritardi nell’attivazione dei bandi e dell’opportunità.
Questo comportamento risponde ai limiti di una cultura che insegue la moda del momento e non si pone il problema di creare i presupposti seri per la crescita economica, la competitività del Sistema Italia e la capacità di saper creare nuovi posti di lavoro stabili e duraturi.
Quello che serve non è bruciare i pochi fondi messi a disposizione dall’Unione Europea con il Piano Garanzia Giovani favorendo solo una piccola platea di fortunati che si sono già iscritti al collocamento e sono già profilati.
Al contrario, proprio perché i fondi sono largamente inadeguati e insufficienti, bisogna essere molto oculati nella selezione delle imprese puntando ai settori più innovativi che possono veder confermata la più alta percentuale di giovani al termine dei 12 mesi di tirocinio pagato con fondi pubblici.
In Italia e in Molise si sono iscritti meno del 20% del totale dei giovani ricompresi tra i 15 e i 29 anni, e bene fa la Regione a dare l’opportunità anche al rimanente 80% di aderire al Piano Garanzia Giovani pena la loro esclusione dalla possibilità di essere avviati a tirocinio.
In pratica, se domani venisse pubblicato un avviso per i giovani molisani con le risorse della garanzia giovani potrebbero essere assunti solo coloro che si sono già profilati presso i Centri per l’Impiego determinando una discriminazione verso i 12 mila che non si sono ancora iscritti al programma. E’ auspicabile completare bene tutti gli adempimenti degli avvisi concordabili con le associazioni imprenditoriali e con i sindacati definendo insieme a loro le modalità per la pubblicazione di bandi ed i contenuti selettivi per le imprese beneficiarie.
Un utilizzo poco efficace dei 9,5 milioni di euro destinati al Molise brucerebbe un’occasione straordinaria per i giovani della nostra regione favorendo indirettamente aziende che potrebbero aderire alla proposta per convenienze di corto respiro ma senza avere alcuna possibilità di assumere i tirocinanti al termine dei 12 mesi.
Meglio riflettere bene prima che non recriminare inutilmente a cose fatte. ( Pietro Maio)
Garanzia Giovani: attenzione alla qualità delle proposte e alla concretezza delle prospettive
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